La differenza sta tutta in cinque piccoli numeri: il codice di avviamento postale, che identifica una città. Roma, da 00118, Milano da 20121, Torino da 10121, Bologna da 40121. È da questi numeri che si può decodificare la strategia, capire l’obiettivo, delle grandi multinazionali dell’hi-tech, che arrivano silenziose perché hanno business tutti digitali che corrono su Internet e non hanno bisogno di operai o impiegati, almeno all’inizio. Google e Facebook anni fa sono entrate così in Italia: un ufficio in affitto da Regus, la sede legale da un notaio, un responsabile, e l’apertura dei rubinetti digitali.
Se i grandi in arrivo nel nostro Paese come Netflix, giocano a carte coperte e non fanno dichiarazioni più dello stretto necessario, ci sono altri strumenti per anticipare gli obiettivi. Uno è il Cap. Che rivela le vicinanze e le lontananze. Milano per stare vicino ai grandi editori, alla raccolta pubblicitaria maggiore, ai talenti dell’hi-tech del Politecnico e ai neo-manager della Bocconi. Roma per giocare la carta della politica, dei grandi manager legati alla PA, per i talenti della Luiss e della Sapienza. Milano ha la carta della finanza, Roma quella dei salotti che contano. Anche i clienti delle tecnologie cambiano: è più facile fare Big data con le pubbliche amministrazioni che non con i privati, se non sono banche, assicurazioni o energia, mentre il cloud piace molto alla grande distribuzione e al manufatturiero.
Dove andrà Netflix, quando (più che se) arriverà, dirà molto di quel che vuole fare. Roma per fare i conti con l’apparato della televisione italiana, come alla fine hanno dovuto fare anche Mediaset, La7 e Sky, oppure Milano per giocare la carta hi-tech del nord più connesso e più “americano” nei consumi? Insomma, 00118 o 20121?
