Gli investitori mostrano di credere fortemente nel Bitcoin, la controversa valuta digitale salita alla ribalta internazionale negli ultimi anni: Coinbase, piattaforma di pagamento tramite criptomoneta, ha raccolto finanziamenti per 75 milioni di dollari, la quota più elevata mai rastrellata finora da una società collegabile alla moneta di Internet. A guidare il round di finanziamenti DFJ Growth a cui si sono uniti il New York Stock Exchange, USAA, BBVA (Spagna), NTT Docomo (Giappone), Valar Capital, Vikram Pandit, Tom Glocer e Carlos Rodriguez Pastor. Tra gli investitori che avevano già puntato su Coinbase Andreessen Horowitz, Reddit Capital e Union Square Ventures.
Per il momento nessuno si è pronunciato sul valore della società, anche se la testata specializzata Re/Code ha suggerito che il deal dovrebbe valere intorno ai 400 milioni di dollari.
“Il nostro obiettivo originario ad ottobre era raccogliere circa 50 milioni di dollari ad una ragionevole valutazione” ha detto il co-founder Fred Ehrsam, senza però specificare cosa intendesse per “ragionevole”.
Ehrsam ha aggiunto che le voci di una raccolta fondi a 100 milioni di euro erano infondate. “Non so da dove venisse fuori tutto questo, a meno che la comunità che ruota intorno ai Bitcoin non abbia esagerato perché interessata a un’iper-valutazione”.
Coinbase è un’azienda californiana tra le più ambiziose nel panorama business della criptomoneta e, dopo gli Usa, è approdata di recente in 13 Paesi dell’eurozona. I consumatori di questi Stati possono comprare e vendere bitcoin tramite Coinbase, che a sua volta ha stretto degli accordi col sistema bancario europeo, in particolare attraverso una banca connessa alla Sepa, l’area unica dei pagamenti in euro, cioè il sistema che armonizza le transazioni in Europa.