Pur con qualche differenza, c’è in Europa un mercato con caratteristiche paragonabili a quello statunitense. I cittadini del Regno Unito guardano infatti la Tv per quasi quattro ore al giorno, poco meno delle quattro ore e 36 minuti degli Stati Uniti. D’altro canto due terzi delle abitazioni nel Regno Unito hanno un Dvr, contro poco di più della metà delle abitazioni americane. E in entrambi i paesi circa l’11% del consumo avviene on demand, mentre l’89% è ancora live.
Stati Uniti e Regno Unito sono dunque molto simili rispetto al modo in cui i rispettivi cittadini guardano la televisione e ci sono molte somiglianze anche nel modo in cui questi guardano la Tv online. In entrambi i Paesi il consumo di Tv live continua a dominare ed è probabile che la situazione resti così ancora per qualche tempo.
In questo contesto, nel Regno Unito il consumo di iPlayer in modalità non lineare è di 634.000 individui in prima serata, appena il 2,4% del consumo televisivo tradizionale che arriva a 21,6 milioni. Tuttavia il consumo giornaliero medio di iPlayer è cresciuto rapidamente nel corso degli ultimi quattro anni. A ottobre del 2010 si registravano in media 3,5 milioni di richieste ogni giorno. Queste sono più che raddoppiate quattro anni dopo (ottobre 2014): 7,7 milioni.
Ma anche a questo ritmo ci vorrà molto tempo prima che l’uso dell’iPlayer si avvicini a quello del consumo televisivo. La storia è molto simile negli Stati Uniti. Secondo Nielsen il pubblico guarda video su internet per il 7% del tempo che impiega a guardare televisione.
Bbc in tutti i casi continua ad affinare la strategia relativa all’iPlayer. Nel 2014 ha riservato all’iPlayer più prime visioni che mai, ha migliorato l’interfaccia utente ed esteso la disponibilità di molti contenuti da 7 a 30 giorni. Anche il 2015 si prospetta come un anno di consumi robusti in questa modalità
Un altro aspetto per cui i paesi si somigliano è nell’aumento dell’utilizzo dei dispositivi mobili per la visione dei contenuti. All’inizio dell’anno Ooyala riportava il dato che il 21,5% del consumo video avveniva su apparati mobili, +133% rispetto all’anno precedente e +532% rispetto al 2012. Secondo Bbc, il 61% delle richieste online per iPlayer viene da dispositivi mobili.
Negli Usa, il dispositivo mobile che traina il consumo di video è lo smartphone, dopo aver superato il tablet alla fine del 2013. Nel Regno Unito è il tablet a dominare. Il 36% delle richieste di contenuti Tv online viene da tablet, contro il 25% dagli smartphone. Comunque pare che anche Oltremanica gli smartphone stiano recuperando terreno. L’uso del tablet è cresciuto, in un anno, del 35%, ma quello di smartphone ha fatto ancora meglio: +42%.