I “media più moderni” possono ostacolare la comunicazione ma anche favorirla. L’importante è “saper orientare il nostro rapporto con le tecnologie, invece che farci guidare da esse”. Lo dice Papa Francesco nel Messaggio per la XLIX Giornata mondiale delle comunicazioni sociali.
“Oggi i media più moderni – si legge nel testo intitolato Comunicare la famiglia: ambiente privilegiato dell’incontro nella gratuità dell’amore – che soprattutto per i più giovani sono ormai irrinunciabili, possono sia ostacolare che aiutare la comunicazione in famiglia e tra famiglie. La possono ostacolare – ha puntualizzato il Pontefice – se diventano un modo di sottrarsi all’ascolto, di isolarsi dalla compresenza fisica, con la saturazione di ogni momento di silenzio e di attesa disimparando che ‘il silenzio è parte integrante della comunicazione e senza di esso non esistono parole dense di contenuto’ (Benedetto XVI, Messaggio per la 46ª G.M. delle Comunicazioni Sociali, 24.1.2012). La possono favorire – osserva d’altra parte il Santo Padre – se aiutano a raccontare e condividere, a restare in contatto con i lontani, a ringraziare e chiedere perdono, a rendere sempre di nuovo possibile l’incontro. Riscoprendo quotidianamente questo centro vitale che è l’incontro, questo “inizio vivo”, noi sapremo orientare il nostro rapporto con le tecnologie, invece che farci guidare da esse”.
A gennaio 2014 Papa Francesco disse che Internet “è un dono di Dio” perché può offrire “maggiori possibilità di incontro e di solidarietà tra tutti”, aggiungendo che gli “aspetti problematici” e “i limiti reali” della Rete “non giustificano un rifiuto dei media sociali”.
Il Vaticano sta prestando grande attenzione all’innovazione tecnologica in Italia e nel mondo. Ai metodi di comunicazione tradizionali, sperimentati nei secoli, l’istituzione sta affiancando l’uso di mezzi tecnologici che le consentono di potenziare in modo straordinario questa stessa comunicazione e di essere pioniera in alcuni campi. Due esempi su tutti: il debutto del 4K nel nostro Paese durante la canonizzazione dei due Papi e l’imponente opera di digitalizzazione della Biblioteca Vaticana. Ma anche le tecnologie al servizio della segretezza del Conclave e l’uso decisamente innovativo dei social media da parte di Papa Francesco.