LA VERTENZA

Infocontact, sindacati: “Nessuna risposta da governo sui 1.800 lavoratori”

Slc-Cgil, Fistel-Cisl e Uilcom dopo l’incontro al Mise sul call center calabrese: “Grande delusione per mancata erogazione del contributo di solidarietà. Unica nota positiva: quattro manifestazioni d’interesse da importanti aziende del settore”

Pubblicato il 23 Gen 2015

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“L’incontro di ieri al Ministero dello Sviluppo economico ha generato profonda delusione nell’intera delegazione sindacale. Un incontro insoddisfacente che non ha fornito alcuna risposta concreta ai 1.800 lavoratori di calabresi di Infocontact”. È quanto afferma una nota congiunta di Rsu aziendali e segreterie regionali di Slc-Cgil, Fistel-Cisl e Uilcom a proposito della posizione degli addetti del call center calabrese in amministrazione controllata.

“Le dichiarazioni di principio circa la ‘attenzione massima’ del governo alla vertenza Infocontact – prosegue la nota – fanno sicuramente piacere ma non risolvono i problemi. Le commesse fuggono, giornalmente lavoratori precari pagano il prezzo della crisi, e se non si interviene in maniera fattiva nel breve termine questa vertenza rischia di lasciare quotidianamente posti di lavoro sul campo. Le affermazioni del Ministero del Lavoro circa la mancanza delle coperture finanziarie per l’erogazione del contributo di solidarietà hanno generato grande delusione tra i lavoratori, che, oltre all’incertezza sul loro futuro, sono costretti a pesanti riduzioni salariali per il mancato riconoscimento dell’integrazione. La conferma, lato commissariale, dell’arrivo di 4 manifestazioni d’interesse da parte di importanti aziende del settore, è l’unica notizia positiva di questa giornata. Ma resta forte la preoccupazione del sindacato per la continuità nel lungo periodo delle commesse”.

Secondo le rappresentanze sindacali, “se le attività continueranno a venir meno, verranno meno anche le manifestazione di interesse delle potenziali aziende intenzionate a rilevare le attività di Infocontact ed i lavoratori ad esse collegate. Nell’ipotesi peggiore, che tutti scongiuriamo, dell’assenza di manifestazioni vincolanti, il team commissariale ha già dichiarato che dovrà applicare misure drastiche al fine di ridurre il costo del lavoro e garantire la continuità aziendale. Su questa tematica i commissari hanno richiamato il sindacato sulla necessità di portare avanti l’accordo sulla produttività e competitività onde scongiurare conseguenze drammatiche per l’intera azienda”.

Slc, Fistel e Uilcom – dicono ancora i sindacati – ritengono necessario un intervento concreto e fattivo dei Ministeri sulle aziende committenti che forniscono attività in appalto ad Infocontact. Il governo usi la propria influenza e mostri autorevolezza con Wind, Poste Mobile, Enel, Con Te, Telecom, Eni, Vodafone affinché garantiscano continuità lavorativa a 1800 lavoratori calabresi. Alla deputazione calabrese, alla Regione, a tutte le istituzioni locali che si sono affiancate alla nostra battaglia di civiltà, chiediamo di sostenere forte questa nostra rivendicazione affinché si possa mettere nelle condizioni l’Amministrazione Straordinaria e le organizzazioni sindacali di poter concertare soluzioni che garantiscano continuità occupazionale per 1800 figli di questa terra. Se verranno meno le attività, scemeranno l’interesse degli acquirenti e le manifestazioni di interesse. E questo la Calabria non può permetterselo”.

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