Con l’ascesa di smartphone e tablet si aprono nuovi scenari per le persone con disabilità. Un esempio è Movie reading, una app creata da Carlo Caffarella e Vera Arma che permette, a chi ne ha bisogno, di ascoltare l’audiodescrizione – o leggere i sottotitoli del film – attraverso il proprio smartphone o tablet, senza che ciò comporti alcuna alterazione nell’iter di realizzazione e distribuzione dell’opera, né ci sia bisogno di allestire le sale con schermi aggiuntivi per i sottotitoli, prevedere trasmettitori e ricevitori, disporre di personale per la distribuzione e il ritiro degli ausili.
E ancora, non è più necessario che le proiezioni accessibili siano localizzate in una o più sale specifiche né in una fascia oraria particolare perché è l’utente, persona sorda o cieca che sia, ad avere con sé l’ausilio di cui necessita. Dettagliando, si tratta di una piattaforma sulla quale vengono caricati, a monte, le audiodescrizioni e i sottotitoli dei film. Gli utenti non vedenti e sordi possono scaricare la app sul proprio dispositivo ed “estrarre” i sottotitoli o l’audiodescrizione della pellicola che vogliono vedere; quindi vanno al cinema e, attraverso il loro iPhone o smartphone, senza alcun bisogno di connettersi ad internet, sincronizzano l’app al film che stanno per vedere. Dopo pochi secondi i sottotitoli appariranno sullo schermo del telefono (chi ha scaricato l’audiodescrizione potrà ascoltarla direttamente dai propri auricolari). Da parte sua, il team di Movie Reading mette a disposizione online un catalogo costantemente aggiornato di film sottotitolati e di audiodescrizioni, la maggior parte gratuite oppure con un costo non superiore ai due euro; si tratta di pellicole con una grande distribuzione (l’ultima in ordine di tempo è “Italo”, diretta da Alessia Scarso con Marco Bocci, Elena Radonicich e Barbara Tabita).
Occorre ricordare che questa applicazione è utilizzabile anche per guardare un film su dvd o in televisione, considerando che Movie reading sincronizza la traccia con i sottotitoli o con l’audiodescrizione ascoltando l’audio del film originale. Spiega al Cor.Com Leandro Castellani, regista e autore per il cinema e la televisione: “Credo che questa app possa riconciliare con la settima arte – quella di serie A, da vedersi nel rito collettivo della sala – tante persone che ne sarebbero escluse o perlomeno che sarebbero condannate a leggerne solo le immagini, non sempre sufficienti per la piena comprensione di una storia. Un’altra piccola ma non marginale battaglia verso la totale abolizione di barriere, che non sono soltanto quelle architettoniche”.