Scatteranno da martedì 6 aprile gli sconti previsti dal decreto
sui bonus anti-crisi, che entra in vigore domani. Il provvedimento
attuativo, che darà le specifiche regole di indirizzo al testo
generale, verrà firmato subito dopo la pubblicazione in Gazzetta.
Quindi ancora nessuna informazione certa sulla modalità per
l'ottenimento del bonus Internet da 50 euro (20 milioni
l'importo complessivo stanziato): i beneficiari saranno i
giovani fra i 18 e i 30 anni. Potrà essere richiesto direttamente
al rivenditore al momento di una nuova sottoscrizione di
abbonamento a Internet veloce.
"Con questi incentivi – ha detto il ministro dello Sviluppo
economico Claudio Scajola – si rafforza la politica industriale del
Governo Berlusconi”. Scajola ricorda che nei 20 mesi di governo
sono stati stanziati fra gli altri 2,7 miliardi di incentivi
all'innovazione. “In particolare – ha detto il ministro – gli
incentivi all'innovazione daranno complessivamente lavoro a
100mila ricercatori e tecnici. Stiamo anche accelerando la spesa:
nel quarto trimestre 2009 abbiamo erogato alle imprese 2,6
miliardi, il triplo delle erogazioni del quarto trimestre
2008".
Come abbiamo già scritto sul nostro sito, grande assente dagli
incentivi anti-crisi la banda larga. Nessuna traccia
all'interno del provvedimento dello sblocco dei Fondi Fas
destinati alle infrastrutture Tlc (350 milioni di euro) di cui si
era invece vagheggiato nei giorni precedenti il decreto.
''Abbiamo fatto un decreto legge sugli incentivi al consumo
e sulle crisi industriali – ha detto il ministro alla Sviluppo
economico -. La banda larga è una spesa di investimento che
finanzieremo con il Cipe, ma è un'altra cosa".
Soddisfazione invece, per quanto riguarda il bonus Adsl, da parte
dei ministri Brunetta e Meloni. “Il bonus è uno strumento
importante – ha detto il ministro per la PA e l’innovazione – per
l'ulteriore diffusione dell'utilizzo della Rete che ho
proposto e per il quale mi sono speso con decisione insieme alla
collega delle Politiche giovanili”. Meloni da parte sua ha
ribadito come il bonus possa collaborare “a colmare quel gap
tecnologico che fino a oggi ha sensibilmente ridotto le
opportunità di sviluppo e crescita dei giovani italiani rispetto
ai loro coetanei europei”.