“Abertis informa che la sua controllata Abertis Telecom Terrestre è stata scelta da Wind come ‘preferred bidder‘ per la possibile acquisizione di una parte delle sue torri di telefonia mobile in Italia”.
Ad annunciarlo è il gruppo spagnolo in una nota, confermando così le notizie che si erano diffuse ieri. “L’operazione – spiegano da Abertis – è in una fase di negoziazioni fino a metà febbraio. Nel caso di accordo, sarà debitamente informato il mercato”.
La decisione di Wind di concedere al gruppo spagnolo l’esclusiva per la trattativa sulla cessione di circa 6mila delle proprie torri era trapelata ieri. L’operatore ha negli ultimi giorni fatto confluire le infrastrutture nella newco Galata, a cui passeranno anche circa 60 dipendenti, e in cui Wind manterrà una partecipazione del 10%.
Le trattative con Abertis sono così destinate a entrare immediatamente nel vivo.
Per aggiudicarsi le 6mila torri messe in vendita da Wind erano inizialmente in gara quattro soggetti, ma nella fase finale si era sfilata Amercan Tower, lasciando così in campo, oltre agli spagnoli, anche la controllata Mediaset Ei Towers, che mirava ad arricchire il proprio pacchetto di torri specializzato in Tv estendendolo alle Tlc, e il fondo F2i guidato da Renato Ravanelli, in alleanza con gli statunitensi di Providence, interessati a entrare nel campo delle torri di trasmissione.
L’obiettivo di Abertis, se riuscisse a portare a termine l’affare, sarebbe quello di far confluire la società in un gruppo più ampio, specializzato sulle torri, da quotare in Borsa a Madrid, in cui potrebbero confluire oltre alle infrastrutture acquisite da Wind anche le 2mila torri messe in vendita da Portugal Telecom, per le quali il gruppo spagnolo è in gara.
Abertis in Spagna già gestisce un consistente ‘pacchetto’ di torri per le trasmissioni Tlc, e ora potrebbe discutere con Wind della cessione di un ulteriore pacchetto di oltre mille torri, con un prezzo finale che potrebbe crescere ancora rispetto ai 700milioni di euro stimati dal mercato.