Il giro d’affari dell’economia italiana su Intenet nel 2015 supererà la soglia dei 60 miliardi di euro, raddoppiando il proprio valore rispetto al 2010, quando si attestava sui 32 miliardi. A pubblicare i dati è EuroNetMedia.org, global network specializzato in campagne di comunicazione e web marketing.
“I benefici economici e sociali derivanti dalla crescita della web-economy saranno enormi – sostengono da EuroNetMedia.Org – soprattutto in termini di opportunità di business ma anche di impatto sull’ occupazione: basti pensare che negli ultimi 10 anni sono stati creati in Italia oltre 500 mila nuovi posti di lavoro collegati al web”.
Quanto alla capacità del web di generare ricchezza, “la voce più importante è rappresentata dal consumo dei prodotti e servizi, pari al 62% del totale – spiegano dall’agenzia – con il settore del turismo al primo posto, seguito da informatica ed elettronica di consumo, assicurazioni online e abbigliamento”.
E le previsioni per il 2016 confermano un trend improntato alla crescita, con un ulteriore balzo in avanti del 20%.
I benefici della crescita, secondo l’analisi, andranno soprattutto a vantaggio “delle piccole e medie imprese, che negli ultimi 5 anni proprio grazie a Internet hanno registrato un incremento medio annuo del 2% dei ricavi, rispetto a un calo del 6% di quelle che operano
esclusivamente offline”. “In merito ai processi di globalizzazione delle piccole e medie imprese italiane, inoltre – proseguono da EuroNetMedia – l’incidenza delle vendite all’estero è del 23% per quelle attive su Internet contro il 4% di quelle non presenti in rete”.
Infine la ricerca si sofferma a quantificare l’indotto del settore, “costituito dal valore dei prodotti e servizi ricercati online e poi acquistati nel mondo reale”, che per il 2015 può essere stimato in circa 20 milioni di euro.