Ogni 2 secondi in Italia un articolo tecnologico passa di mano tramite eBay: questo è solo uno dei dati che il gigante americano dell’ e-commerce ha presentato oggi a Milano. L’occasione è il 14esimo compleanno di eBay in Italia, parte di una storia ventennale iniziata nel 1995 sotto l’etichetta di “new economy” e che ora conta un fatturato globale di 83 miliardi di dollari (+9% rispetto al 2013). Ma l’Italia non resta a guardare: i dati raccolti dall’Osservatorio eCommerce B2C della School of Management del Politecnico di Milano e da Netcomm hanno descritto un settore in crescita anche nel nostro paese, dove l’e-commerce vale ormai 13 miliardi di euro (+20% rispetto al 2013).
Sempre più persone decidono di acquistare in mercati virtuali sempre più forniti: solo eBay conta nel mondo 155 milioni di acquirenti (4 milioni in Italia) che navigano fra 800 milioni di inserzioni (45 milioni in Italia). Ogni minuto si effettuano 74 acquisti su eBay in Italia: fra le 7mila categorie merceologiche domina il settore tecnologico (un acquisto ogni 2 secondi), seguito da “Casa e arredamento” (uno ogni 6 secondi), “Ricambi auto/moto” (uno ogni 8 secondi) e “Abbigliamento” (uno ogni 10 secondi).
Con il luogo d’acquisto cambiano anche le modalità: da una parte il 50% delle transazioni è influenzato dal mobile (per la ricerca o l’acquisto vero e proprio); dall’altra il 23% degli acquisti avviene tramite piattaforma PayPal. “Gli italiani cominciano a fidarsi del pagamento digitale”, dice la responsabile comunicazione di eBay Italia Irina Pavlova. Anche i venditori italiani si buttano sull’ e-commerce: solo i “negozi” eBay Italia esportano al momento in 176 paesi (Germania, Francia e USA su tutti). E gli articoli nell’ 80% dei casi sono nuovi o a prezzo pieno: “eBay non è più il sito di aste dell’usato che si conosceva, ma un centro commerciale digitale dove si acquista ispirandosi”, commenta Pavlova.
L’ispirazione del momento è infatti un fattore determinante nell’acquisto e così, fra gli articoli più ricercati dell’anno si contano ad esempio i pupazzi di Elsa e Anna dal cartoon Frozen che hanno soppiantato le classiche Barbie, il “cappellone” firmato Vivienne Westwood (+43% di vendite dopo che è stato sfoggiato da Pharrell Williams), o i vestiti di nozze di Amal Alamuddin Clooney e Kim Kardashian.