Cisco ha pubblicato i risultati finanziari per il trimestre terminato il 24 gennaio (il secondo trimestre del suo anno fiscale 2015), mettendo in luce una crescita robusta su più fronti, a cominciare dal fatturato, salito del 7% a 11,9 miliardi di dollari, e proseguendo con l’utile netto: su base GAAP ammonta a 2,4 miliardi di dollari o 0,46 dollari per share (un balzo del 68%), mentre l’utile netto non GAAP è di 2,7 miliardi (0,53 dollari per share). Il margine operativo è salito al 28,4% rispetto al 27,8% di un anno fa. L’earning per share è cresciuto del 70%.
“I risultati del nostro Q2 riflettono i continui progressi che stiamo facendo nel trasformare Cisco nella numero uno delle aziende It“, ha commentato il presidente e Ceo John Chambers. “Nell’ultimo trimestre le revenues sono cresciute del 7%, abbiamo messo a segno una robusta crescita dell’EPS e rilevato un miglior equilibrio di crescita sulle diverse regioni geografiche e nei diversi segmenti di prodotto. Abbiamo realizzato una solida prestazione nonostante un quadro economico ancora volatile”.
Cisco ha riportato una crescita degli ordini del 5% anno su anno, grazie a un incremento del 10% nel segmento enterprise, dell’8% sul mercato commerciale e del 7% nel settore pubblico. Solo il mercato service provider rimane debole, con un calo dell’1% degli ordini. Gli ordini sono cresciuti nelle Americhe dell’8% e del 7% in Europa, ma scesi in Asia del 6%.
Per Chambers, la crescita di Cisco si deve al successo della gestione della trasformazione dell’azienda negli ultimi tre anni e al forte posizionamento in nuove tecnologie chiave come cloud, mobilità, Big data, sicurezza, collaboration e Internet of Everything.
Le revenues di Cisco nei primi sei mesi dell’anno fiscale 2015 si sono attestate a 24,2 miliardi di dollari, contro 23,2 miliardi dei primi sei mesi dell’anno fiscale 2014. L’utile netto per i primi sei mesi del 2015, su base GAAP, è stato di 4,2 miliardi, contro 3,4 miliardi dei primi sei mesi del 2014. L’utile non GAAP è di 5,5 miliardi contro 5,4 miliardi dei primi sei mesi dell’anno fiscale 2014.
Cisco ha anche riferito un flusso di cassa dalle sue operazioni di 2,9 miliardi di dollari per il secondo trimestre fiscale 2015, contro 2,5 miliardi del primo trimestre fiscale 2015 e pari al flusso di cassa del secondo trimestre fiscale 2014. Le riserve di cassa ed equivalenti ammontano a 53 miliardi di dollari, contro 52,1 miliardi del trimestre precedente. Infine nel secondo trimestre dell’anno fiscale 2015, Cisco ha pagato un dividendo di 0,19 centesimi per share, per un totale di 974 milioni di dollari.
Cisco ha riacquistato finora circa 44 milioni di azioni in base al suo programma di buyback per un totale di 1,2 miliardi di dollari nel secondo trimestre dell’anno fiscale 2015.