Parte oggi, lunedì 16 febbraio, il programma Smart & start per agevolazioni alle start-up innovative e tecnologiche gestito da Invitalia. Il fondo a disposizione ammonta a 250 milioni di euro ed è destinato alle start-up innovative nei settori tecnologici, economico-digitali e della ricerca. Per progetti dal valore compreso tra i 100.000 e i 1.500.000 euro il finanziamento a tasso zero Smart-Start copre fino al 70% dell’investimento. In aggiunta, per le regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna, Sicilia e le aree del cratere aquilano è prevista una quota, pari il 20%, di mutuo erogata come contributo a fondo perduto. Le domande per accedere ai fondi sono online tramite il sito www.smartstart.invitalia.it
Possono fare domanda tutti gli imprenditori o aspiranti tali, senza limiti d’età, anche se le start-up costituite da under-35, donne e ricercatori italiani attualmente all’estero avranno agevolazioni maggiori (mutuo fino all’80%). Ci si può iscrivere al programma esclusivamente online. Per le startup costituite da meno di un anno sono inoltre a disposizione servizi di tutoraggio nelle materie tecnico-gestionali, al fine di fornire sostegno nella delicata fase di avvio.
E proprio la diffusione del progetto Smart & Start è uno dei pilastri dell’accordo tra Confindustria e Invitalia che avvia una collaborazione per favorire la nascita e il rafforzamento di iniziative imprenditoriali ad alto tasso di innovazione.
Da oggi, dunque, chi ha un’idea innovativa e vuole trasformarla in un business potrà contare sulle azioni organizzate da Invitalia e Confindustria per offrire ai potenziali imprenditori le opportunità di finanziamento più vantaggiose e per facilitare l’incontro tra i migliori “cervelli” e le organizzazioni di venture capital in grado di far decollare i loro progetti.
Invitalia e Confindustria organizzeranno anche iniziative per diffondere la cultura manageriale e aiutare, ad esempio, un laureato o un ricercatore in possesso di un’idea brillante ad acquisire le competenze per poter lanciare e gestire una propria azienda.
L’intesa si prefigge, inoltre, obiettivi che superano i confini nazionali. Da un lato si darà impulso alla internazionalizzazione delle startup, promuovendo il loro business sui mercati esteri; dall’altro si punterà ad attrarre giovani talenti da altri Paesi per includerli nei segmenti più innovativi del tessuto imprenditoriale.