Ricavi in calo per 3 Italia. Ma le perdite si dimezzano

L’operatore mobile chiude il 2009 con un fatturato in calo del 5%. Aumentano i clienti che raggiungono quota 8,8 mln (+3%). E’ boom degli utenti in banda larga mobile (+196%)

Pubblicato il 30 Mar 2010

Crescono i clienti ma calano i ricavi. Potrebbe essere riassunto
così il 2009 di 3 Italia che, nello scorso anno, ha visto la
clientela toccare quota 8,8 milioni pari a un +3% (al 29 marzo 2010
invece i clienti registrati erano 9,007 milioni). A trainare il
risulato gli utenti a banda larga mobile, cresciuti del 196%
rispetto al 2008.

Per quanto riguarda il fatturato, 3 Italia ha registrato ricavi da
servizi pari a 1,647 miliardi di euro, con una flessione del 5%
determinati “dall’effetto degli interventi regolatori e
all’aumento della pressione competitiva”, spiega la società in
una nota.

L’Arpu (ovvero i ricavi medi per unità) totale calcolato sui
clienti attivi è di 23,49 euro, in calo del 7% rispetto al
dicembre 2008. Anche inq iesto caso la flessione è da imputarssi
“all’effetto delle azioni regolatorie sulle tariffe di
terminazione mobile, oltre che all’aumento della pressione
competitiva”. Cresce l’incidenza dell’Arpu Dati che
costituisce il 39% dell’Arpu totale rispetto al 32% del 2008.

Le perdite operative nette (Lbit) sono diminuite del 50% rispetto
al 2008. “Il miglioramento è dovuto al perfezionamento della
struttura dei costi legata pricipalmente agli accordi di
outsourcing e alla riduzione dei costi di acquisizione di nuovi
clienti e dei costi di retention dei clienti esistenti (Cacs)”,
precisa l’operatore

Il tasso di disattivazione medio mensile è sceso al 2,7% rispetto
al 3,1% del 2008, in particolare attraverso la riduzione del
churn-rate dei clienti con contratto, passato dal 3% del 2008 al
2,2% del 2009.

Trend positivo per il traffico dati trasportato sulla rete di 3
Italia, cresciuto del 120% tra il 2008 (20 Terabyte al giorno) e il
2009 (44 Terabyte al giorno) e del 45% a 64 Terabyte al giorno nei
primi tre mesi del 2010.

“3 Italia sta lavorando al potenziamento di tutta la sua rete per
contribuire alla riduzione del Digital Divide, dotando il Paese di
un’efficiente infrastruttura per la banda larga mobile –
rimarca l’opratore -. Quella di 3 Italia è una rete UMTS/HSPA
nata e realizzata per il trasporto dei dati (fino a 21,6 Mbps in
download e fino a 5,76 Mbps in upload entro fine 2010) e che
raggiunge il 90% della popolazione.

E anche Hutchison Whampoa Limited, il gruppo di Tlc di cui fa parte
3, ha chiuso il 2009 aumentando del 29% i clienti 34, toccando
quota 26,8 milioni. La base clienti del Gruppo 3 è costituita da
circa 4,5 milioni di clienti con accesso alla banda larga mobile,
in crescita del 75% rispetto al 2008.

L’Arpu totale calcolato sui clienti attivi si è attestato a
28,32 euro, con una flessione del 15% rispetto al 2008. “Il calo
dei ricavi medi per cliente è da imputarsi principalmente agli
interventi regolatori che hanno comportato una riduzione delle
tariffe in roaming e delle tariffe di terminazione in alcuni
mercati e alla maggiore pressione competitiva”, precisa il
gruppo.

In crescita del 5% i ricavi complessivi espressi in valuta locale
sono cresciuti del 5%. Tuttavia, per effetto sfavorevole del
cambio, i ricavi totali del Gruppo 3 espressi in dollari di Hong
Kong hanno raggiunto quota 57,59 miliardi (circa 5,074 miliardi di
euro), registrando una flessione dell’5%.

Il Gruppo 3 ha registrato un margine operativo lordo positivo
(Ebitda) al netto dei costi di acquisizione di nuovi clienti e dei
costi di retention dei clienti esistenti (CACs) di 176 millioni di
HK dollari (circa 15,51 milioni di euro), con un’inversione di
tendenza (+117%) rispetto al margine operativo lordo negativo
(Lbitda) del 2008 che era pari a 1,055 miliardi di dollari di Hong
Kong (circa 92,951 milioni di euro). La svolta sull’Ebitda del
Gruppo 3 riflette la crescita della base clienti, la riduzione dei
costi e una più efficiente gestione del capitale circolante
netto.

Il margine operativo lordo come percentuale dei ricavi complessivi
del Gruppo 3 è aumentato rispetto al 2008 e tutte le società
operative hanno ridotto le perdite operative ricorrenti (LBIT) al
netto delle voci straordinarie.

Il Gruppo 3 ha registrato un Lbit totale dopo la conversione in
dollari di Hong Kong di 5,281 miliardi (circa 465,28 milioni di
euro), con una riduzione del 67% rispetto al valore registrato nel
2008.

I risultati del 2009 comprendono il provento straordinario di 3,641
miliardi di dollari di Hong Kong (circa 320 milioni di euro)
derivati dalla fusione di 3 Australia con Vodafone Australia.

“In assenza di condizioni di mercato avverse o di interventi
regolatori avversi, il management del Gruppo 3 si aspetta per il
futuro di continuare a crescere e di contribuire positivamente
all’Ebit del gruppo stesso”, annuncia il gruppo.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!


Argomenti


Canali

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Analisi
Video
Iniziative
Social
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati