La PA è “pronta” alla scadenza del 31 marzo, quando la fattura elettronica, ora attiva in “circa 40” PA centrali, diventerà obbligatoria in tutte le altre, “oltre 20 mila”, per un totale di “almeno 50 mila uffici”. Lo annuncia l’Agenzia per l’Italia digitale. La PA potrà ricevere solo e-fatture o i fornitori non saranno pagati. Schierata una rete di 1500 volontari “digitali”.
Come spiegato in un’intervista a CorCom, da Maria Pia Giovannini, responsabile Area Pubblica Amministrazione di Agid, “l’Agenzia sta operando, in collaborazione con Anci- Ifel, per sensibilizzare e supportare le PA nel percorso di adozione della fattura elettronica”. Inoltre è stata inviata inviata, tramite posta elettronica all’indirizzo del responsabile finanziario di ogni amministrazione, una nota di riepilogo degli adempimenti, con il richiamo ad una serie di riferimenti documentali utili all’attuazione della fatturazione elettronica, unitamente alla richiesta di compilazione di un breve questionario.
I dati richiesti sono abbastanza semplici, e costituiscono anche un utile punto di partenza per iniziare a programmare le azioni organizzative necessarie per arrivare preparati al prossimo 31 marzo Il questionario proposto chiede anche alcuni dati quantitativi, cioè il numero di fatture ricevute nel 2013 e 2014, i picchi di ricezione e i volumi massimi di documenti. Le informazioni servono a dimensionare il Sistema di interscambio (Sdi) per la ricezione delle fatture.
Ma nel dettaglio cosa devono fare le PA prima della scadenza del 31 marzo? Prima di tutto nominare un referente per la fatturazione che rappresenti l’interfaccia istituzionale nei confronti della varie strutture del progetto. È poi necessario censire gli uffici destinatari delle fatture, aggiornando i dati presenti sull’Indice della pubblica amministrazione (Ipa) e associando agli uffici individuati il servizio di fatturazione elettronica. Inoltre, dopo aver censito tutti i contratti in essere, andrà ad effettuare un collegamento fra ufficio destinatario di fatturazione elettronica e contratto al fine di poter comunicare ai rispetti vi fornitori i codici ufficio assegnati dall’Ipa necessari per indirizzare correttamente la fattura elettronica. Infine l’integrazione dei sistemi: la PA adegua i propri sistemi di contabilità e procedere alla integrazione con i sistemi infrastrutturali del progetto, ovvero Sdi (Sistema di Interscambio).
E proprio per facilitare il percorso verso la e-fattura, Telecom Italia ha lanciato il nuovo servizio Fattura Digitale che consente a professionisti e piccole imprese di adeguarsi alla normativa che rende obbligatorio per tutte le Pubbliche amministrazioni di accettare e pagare solo fatture elettroniche. Sviluppata in collaborazione con Olivetti, la soluzione è disponibile attraverso il cloud marketplace di servizi digitali Nuvola Store di Telecom Italia (Nuvolastore.it) e permette di creare, emettere e conservare fatture elettroniche verso tutte le P.A. in piena conformità con le normative vigenti e in modo semplice, sicuro e conveniente. In particolare, il servizio permette di compilare, gestire e tracciare le fatture e le notifiche del Sistema di Interscambio dell’Agenzia delle Entrate tramite un’interfaccia web intuitiva e facile da usare, anche da device mobile.
Le fatture elettroniche, in conformità a quanto previsto dalla legge, vengono corredate ciascuna di firma digitale e i pacchetti di fatture elettroniche posti in conservazione e chiusi con firma digitale e marca temporale in modo da essere “leggibili” a distanza di tempo. Il servizio è reso disponibile in modalità SaaS (Software as a Service) attraverso i Data Center di Telecom Italia, tutti dislocati sul territorio nazionale e conformi alle più stringenti normative sulla sicurezza dei dati e sulla privacy. La digitalizzazione delle fatture consente di risparmiare sui costi dovuti alla creazione, gestione e spedizione del cartaceo e sul tempo di compilazione delle fatture. Inoltre il servizio si integra al sistema gestionale già esistente, senza richiedere ulteriori investimenti in software aggiuntivi.
Il servizio Fattura Digitale, proposto in promozione fino al 31 marzo a partire da 6,5 euro al mese, è disponibile in quattro diversi profili, “tagliati” sulle diverse esigenze e che comprendono anche un’offerta dedicata ai commercialisti. Può essere acquistato sia con addebito sul conto Telecom Italia sia con carta di credito. I clienti business che attivano un collegamento broadband di Telecom Italia, inoltre, possono usufruire dell’offerta Bundle It che permette di fruire di “crediti” per l’acquisto dei servizi cloud. Il servizio completa la proposizione di offerta di Telecom Italia relativa alla fatturazione elettronica, che prevede anche una soluzione per le aziende di medio/grandi dimensioni denominata Nuvola IT Paperless Flow.
Con Fattura Digitale si arricchisce ulteriormente l’offerta di servizi di Nuvola Store già comprendente la suite di produttività Microsoft Office 365, servizi di cloud storage, messaggistica, hosting, Pec, domini internet, soluzioni per la creazione e la gestione del proprio sito web, anche in versione ottimizzata per l’accesso in mobilità, e servizi per la sicurezza.