AUDIZIONE

Cardani (Agcom): “Tv online strumento chiave contro il digital divide”

Il presidente dell’Authority in audizione alla Camera: “Un’offerta attraente può riportare il gap digitale a livelli europei”. Ma, nel nuovo panorama televisivo, bisogna “ripensare le regole” e improntarle alla fair competition

Pubblicato il 25 Feb 2015

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Un’offerta ”attraente” di televisione su banda larga può contribuire a ridurre il digital divide che l’Italia ha accumulato nei confronti dell’Europa. È quanto affermato dal presidente dell’Autorità per le comunicazioni, Angelo Cardani, in un’audizione alla commissione Trasporti e Comunicazioni della Camera nel ricordare che un terzo degli italiani non ha mai usato internet, il doppio della media europea.

È una percentuale, ha spiegato, che coincide con quella della popolazione che “consuma più televisione broadcast, con punte oltre le sei ore al giorno. Il trasferimento di parte di questo consumo televisivo da broadcast a broadband, con la diffusione delle tv connesse, con un’adeguata campagna di informazione e con un’attraente offerta dedicata, può quindi contribuire a ridurre il digital divide a livelli europei e può superare la carenza di domanda lamentata dagli operatori di telecomunicazioni”.

L’Agenda Digitale europea “non solo richiede agli Stati membri di conseguire entro il 2020 una copertura totale della popolazione ad una velocità di 30Mbps, ma si spinge a richiedere che entro la stessa data il 50% delle famiglie abbia sottoscritto un contratto per un collegamento ad internet ad una velocità di 100Mpbs”, ha ricordato il presidente dell’Agcom. In Italia attualmente le connessioni oltre i 30Mbps sono disponibili solo nel 24% delle abitazioni, contro una media europea del 64%.

D’altra parte, nel corso dell’audizione, Cardani ha anche sottolineato la complessità del nuovo sistema televisivo che si sta creando, sollecitando il ripensamento delle regole improntate a un’equa competizione tra tutti i soggetti in campo.

Il nuovo “ecosistema digitale”, con la forte ascesa di Internet, della pay tv, della fruizione multiscreen, dell’ avvento di soggetti come Netflix, si presenta come “complesso” e “ancora instabile”, ha detto il presidente dell’Agcom: le regole, quindi, “vanno ripensate per consentire di raggiungere un equilibrio flessibile che garantisca la crescita complessiva del sistema attraverso dinamiche concorrenziali improntate alla fair competition, nonché strumenti e politiche di tutela del cittadino/utente”. È quanto si legge nella relazione del presidente dell’Agcom, Angelo Marcello Cardani, ascoltato in audizione dalla commissione Trasporti della Camera.

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