Hightel Towers sbarca alla Borsa di Parigi. L’azienda italiana si è quotata lo scorso 11 febbraio al Marché Libre di Parigi, dopo aver siglato a ottobre 2014 un accordo di cessione da 20 milioni con Ei Towers per la cessione di oltre 300 infrastrutture di telecomunicazioni già esistenti in Italia; l’intesa prevede anche la vendita di ulterori 500 asset che saranno costruite nei prossimi cinque anni per un valore di 50 milioni di euro.
Ma l’azienda romana non si è fermata alla quotazione e ha battezzato il 2015 con l’acquisto del parco torri dell’operatore telefonico albanese Plus Communication con la modalità sale and lease back, che consente all’azienda balcanica di riaffittare i servizi delle torri cedute: la parte industriale dell’accordo prevede l’ammodernamento e l’efficientamento, da parte di Hightel, delle torri già esistenti. Hightel affitterà una parte delle torri ad altri operatori di telefonia mobile albanesi e una settantina di torri saranno messe a canone e rese efficienti per la digitalizzazione del segnale tv. La chiusura della transazione è prevista per la fine del mese di marzo 2015.
“Siamo diventati bravi a costruire facendo i conti con le resistenze burocratiche italiane ed estere e soprattutto utilizzando un modello di business molto puntato sulla rete di collaboratori sui territori – dice Nicola Parmeggiani, Ad di Hightel Towers – Abbiamo ‘cercatori’ di luo
ghi adatti, persone che sanno interagire con i sindaci e con i territori, un alto livello di rispetto delle leggi e di accuratezza nel posizionamento. In sostanza stiamo facendo la comunicazione mondiale a chilometro zero”.
L’acquisizione dell’operatore albanese Plus e l’accordo con l’italiana Ei Towers produrranno effetti importanti sulla crescita dei ricavi di Hightel Towers, che nei prossimi tre anni sarà di circa il 40% per ciascun anno finanziario. Con una ricaduta economica e sociale importante per l’ampliamento del parco assunzioni del personale e di nuovi collaboratori.
Dopo la firma dell’accordo con Ei Towers e con la balcanica Plus Communication, si prevede lo sviluppo di infrastrutture in Sud America e nel Nord Africa. “Ma la nostra posizione continuerà ad essere: territorialità, chilometro zero e altissime performances dal punto di vista umano e tecnologico. Nonostante la complessità – spiega Parmeggiani – noi scommettiamo sulla costruzione delle torri come driver principale della creazione di valore”.
Hightel Towers è nata a Roma nel 2001, specializzata in towering e telecomunicazioni broadband che conta clienti del calibro di Vodafone, Telecom, Wind e H3G.