Wind chiude con Abertis l’accordo per la cessione di 7.377 delle proprie torri, collocate all’interno della newco Galata, di cui il gruppo spagnolo si impegna a rilevare il 90% per la cifra di 693 milioni di euro.
La chiusura ufficiale dell’operazione è prevista entro il primo trimestre 2015: Wind manterrà nella newco una quota pari al 10%.
Nell’ambito della medesima operazione la società guidata ma Maximo Ibarra (nella foto) stipulerà un contratto di Towers Services Agreement con Galata con una durata iniziale di 15 anni – si legge in una nota dell’operatore – per la fornitura di un’ampia serie di servizi in relazione ai siti contribuiti ed ai siti successivamente costruiti da Galata che ospitano apparati di Wind. Il ricavato dell’operazione, precisa la nota, sarà utilizzato da Wind per rimborsare parte del proprio debito.
Ma prima di chiudere con il gruppo iberico l’operatore controllato da Vimpelcom aveva tentato di giocare una nuova carta, mettendo in stand by la trattativa per inviare a Ei Towers ed F2i un fax in cui chiedeva conferma del loro interesse.
Per aggiudicarsi le torri messe in vendita da Wind erano inizialmente in gara quattro soggetti, ma nella fase finale si era sfilata Amercan Tower, lasciando così in campo, oltre agli spagnoli, anche la controllata Mediaset Ei Towers, che mirava ad arricchire il proprio pacchetto di torri specializzato in Tv estendendolo alle Tlc, e il fondo F2i guidato da Renato Ravanelli, in alleanza con gli statunitensi di Providence, interessati a entrare nel campo delle torri di trasmissione.
L’obiettivo di Abertis, che in Spagna già gestisce un consistente numero di torri per le trasmissioni Tlc, con l’acquisizione delle torri Wind è quello di far confluire la società in un gruppo più ampio, specializzato sulle torri, da quotare in Borsa a Madrid, in cui potrebbero confluire oltre alle infrastrutture acquisite da Wind anche le 2mila torri messe in vendita da Portugal Telecom, per le quali il gruppo spagnolo è in gara.