L’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni “esprime apprezzamento per la Strategia italiana per la banda ultra larga approvata dal Consiglio dei Ministri. L’Italia ancora oggi ha un divario di oltre 40 punti percentuali rispetto alla media europea nell’accesso a più di 30 Mbps (per l’Agenda Digitale il primo obiettivo è raggiungere il 100% della popolazione nel 2020) e una situazione fortemente deficitaria nelle connessioni a piu’ di 100 Mbps”.
Lo si legge in una nota dell’Agcom. “L’Autorità – prosegue il comunicato – condivide la necessità di definire politiche pubbliche volte a recuperare il ritardo infrastrutturale italiano in termini di diffusione della banda larga sul territorio nazionale e che, al tempo stesso, guardino al futuro dell’economia e della società. Occorre raggiungere i nostri partner europei in termini di utilizzo di servizi di connessione qualitativamente più affidabili e veloci”.
A questo fine – spiegano dall’Agcom – risultano positivi la libertà e la varietà di scelta delle soluzioni tecnologiche degli investitori e il ricorso a più leve che consentano di sfruttare potenziali di mercato differenziati sul territorio e, per questa via, ridurre il digital divide. L’Autorità valuta inoltre positivamente l’approccio sinergico della Strategia e il coordinamento delle istituzioni nella sua attuazione – prosegue la nota – attraverso il Comitato per la diffusione della banda ultra larga inteso a favorire un’ampia cooperazione per raggiungere gli obiettivi attesi al 2020. La Strategia riconosce un ruolo centrale all’Autorità, la quale darà un contributo tecnico, essenziale a garantire condizioni concorrenziali e a tutelare i consumatori.
L’Agcom, come recita il Piano stesso, “nell’ambito delle sue prerogative di autorità di garanzia indipendente, ha il compito di definire il contesto regolamentare all’interno del quale si muove, e si muoverà, lo sviluppo della banda ultra larga, definendo le condizioni tecniche ed economiche di accesso e gestendo la regolazione di settore”.
“Accogliendo quanto da noi richiesto in sede di consultazione è affidato all’Autorità il compito di verificare la velocità effettiva di connessione nelle aree interessate dal progetto e l’andamento degli abbonamenti a banda ultra larga ad almeno 100 Mbps – concludono dall’Authority – Ciò che conta è, infatti, l’effettiva qualità dei servizi di accesso concretamente offerti ai consumatori, i quali potranno tra l’altro giovarsi di misure pubbliche a sostegno della domanda. L’Autorità contribuirà alla costruzione del ‘Sistema informativo nazionale federato delle infrastrutture del sotto e sopra suolo’, date le competenze e l’esperienza maturata. Infine, sarà preciso compito dell’Autorità valutare la compatibilità con la disciplina sugli aiuti di Stato dei progetti finanziati con contributi pubblici, secondo quanto previsto dagli Orientamenti dell’Ue”.