Instaurare un “dialogo” costante tra i mezzi di soccorso e le centrali operative del 118 e dei pronto soccorso, affinché siano in grado di monitorare e verificare la condizione di avanzamento della missione: dalle coordinate di localizzazione ai tempi e alle percorrenze al livello di operatività del mezzo. E ancora, agevolare i soccorsi nelle zone più disagiate e periferiche, assicurare una maggiore rapidità e precisione degli interventi congiuntamente a una maggior sicurezza dei percorsi diagnostici. Tutto ciò sarà possibile grazie a 40 tablet dotati di tecnologia avanzata e software Life mobile, che – come già accennato – permetteranno di collegare alla rete della centrale operativa del 118 i mezzi di soccorso operanti sull’intero territorio provinciale e le unità di pronto soccorso.
Nato dalla sinergia tra l’azienda Usl 3 di Pistoia, le associazioni di volontariato (alle quali sono stati consegnati i dispositivi) e la fondazione Caript – che ha interamente finanziato il progetto con un investimento di oltre duecentomila euro – il sistema di gestione del pronto intervento sanitario di Pistoia diventa in questo modo uno dei più avanzati a livello nazionale, il primo a dotarsi di una tecnologia così sofisticata. “Un soccorso più rapido e sicuro”, lo ha definito Piero Paolini, direttore del dipartimento di emergenza e urgenza della Usl 3, mentre secondo il direttore generale dell’azienda sanitaria Roberto Abati “riuscire ad intervenire attraverso un sistema efficace, soprattutto in zone disagiate o fuori dagli ambiti cittadini più immediati, è qualcosa di molto importante”. Quindi ha aggiunto: “Sulle ambulanze abbiamo già una dotazione di defibrillatori, sei tablet per le automediche e ora i tablet anche per le ambulanze: guardiamo sempre al futuro”.
Dunque l’equipaggio dell’ambulanza, giunto sul luogo dell’intervento, proprio grazie ai tablet potrà adesso acquisire, archiviare e inviare alla centrale e al personale sanitario i dati anagrafici del paziente, leggendo il codice a barre della tessera sanitaria; al contempo sarà possibile compilare fin da subito una cartella clinica informatizzata nella quale riportare i sintomi e le manovre di stabilizzazione e rianimazione eseguite, i parametri vitali e strumentali del paziente – dalla pressione alla frequenza del battito cardiaco – e i farmaci eventualmente somministrati. Informazioni rilevanti, queste, da inviare in modo tempestivo alle centrali operative, che a loro volta le assorbiranno nel computer del triage così da essere pronte ad accogliere adeguatamente il paziente, predisponendo un intervento tempestivo al suo arrivo. Occorre ricordare che nel 2014 la centrale 118 di Pistoia ha registrato oltre 70mila richieste di soccorso, attivando 50mila interventi dei quali 12mila sono stati svolti dalle automediche dell’azienda sanitaria dotate di cartelle elettroniche e il resto dalle ambulanze delle associazioni di volontariato. “Quello che abbiamo presentato è un progetto innovativo, che pone Pistoia e l’intero territorio provinciale in una condizione di privilegio”, il commento di Giulio Masotti della fondazione Caript.