Il giudizio di fronte alla Corte Costituzionale relativo alle norme alla base del Regolamento Agcom sul diritto d’autore entra nel vivo. Le associazioni Altroconsumo, Assoprovider-Confcommercio, Assintel e Movimento difesa del Cittadino si sono costituite in giudizio di fronte all’Alta Corte, “ribadendo – si legge in una nota – le censure di costituzionalità del regolamento emerse alla base dall’ordinanza di rimessione del Tar”.
Il Tribunale amministrativo regionale del Lazio, a cui le associazioni avevano fatto ricorso contestando l’illegittimità del potere dell’autorità e l’incostituzionalità delle norme alla base del regolamento stesso, ha rimesso alla Corte Costituzionale il procedimento in data 26 settembre 2014. L’ordinanza di rimessione è stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale dell’11 febbraio 2015, assumendo il numero di Procedimento n. 1 del 2015 del Ruolo della Corte.
Le parti avevano l’onere di costituirsi nel termine di 20 giorni a partire dalla data di pubblicazione.
A difendere le associazioni è Alfonso Celotto, professore Ordinario di Diritto Costituzionale nell’Università di Roma 3, sino a qualche mese fa Capo dell’Ufficio Legislativo del Ministero dello Sviluppo Economico e Carlo Sarzana di S. Ippolito , presidente Onorario della Corte di Cassazione, già presidente dei Giudici delle Indagini preliminari di Roma, con loro l’avvocato Fulvio Sarzana di S. Ippolito , che ha sostenuto la difesa nel giudizio di fronte al Tar.
Nel giudizio davanti la Corte Costituzionale si sono costituiti chiedendo il Rigetto della questione di costituzionalità oltre all’Avvocatura di Stato per la parte pubblica, anche Confindustria Cultura e la Siae.
Nel provvedimento il Tar del Lazio ha sollevato dubbi sulla legittimità costituzionale del quadro normativo – in particolare sulla congruità ai principi fissati in Costituzione del Decreto Legislativo 70/2003 e del Decreto Legislativo 44/2010 – sulla cui base l’Autorità per le Garanzie nelle comunicazioni, a dicembre dello scorso anno, ha emanato il Regolamento sulla tutela del diritto d’autore online. Regolamento che, lo ricordiamo, prevede azioni di contrasto verso le “violazioni massive” del diritto d’autore sul web e mai contro gli utenti finali, nessun intervento d’ufficio dell’Autorità ma procedure portate avanti “nel pieno rispetto del contraddittorio” e azioni tese a sviluppare una culturale della legalità in Rete.