Il colosso Bank of America si lancia nel cloud OpenCompute Project. Questo si traduce in una pessima notizia per i grandi fornitori di tecnologia, da Hp a Dell e Lenovo, perché apre la strada alla definitiva commoditizationdell’hardware, le cui vendite per le grandi banche e i grandi sistemi assicurativi era considerato finora uno degli ultimi paradisi.
Vendere hardware al settore finanziario e assicurativo infatti è considerato dai produttori di hardware come una certezza: le banche hanno bisogno di strumenti professionali in grande quantità. O perlomeno, questo era vero sino a ieri. Oggi la musica potrebbe cambiare. E la colpa è di Facebook, tra gli altri.
Non tanto perché le banche vogliano affidarsi al più grande social media del pianeta, piuttosto perché è sull’esempio delle attività lanciate da Facebook nel campo delle forniture IT che queste hanno preso ispirazione e sfruttano anche le possibilità.
Bank of America nel 2014 ha speso 3 miliardi di dollari in dotazioni hardware che adesso vorrebbe chiudere, spostando tutto nell’OpenComputer Project, che permette di avere l’80% dei sistemi in software-defined datacenters in tre anni, riducendo la spesa in maniera drastica, portando tutto nel cloud e chiudendo definitivamente la partita con i grandi dell’IT, che dominano i cicli tecnologici e la capacità di innovazione delle aziende. Senza contare che l’utilizzo delle stesse tecnologie di base uccide, livellandola, anche la possibilità di utilizzare l’IT come leva per differenziare il proprio business, dato che è comune a tutti quanti.
“Temo – ha detto al Wall Street Journal il CTO della banca, David Reilly – che i grandi produttori di tecnologia nostri partner non saranno in grado di partire con noi per questa avventura”.
L’OpenCompute Project è partito su iniziativa di Facebook, che voleva ridurre li costo dell’hardware dei datacenter in maniera simile a quanto aveva fatto un decennio prima Google con il suo motore di ricerca, e trovare il modo di customizzare le dotazioni hardware per tagliarle con ancor più precisione sui propri bisogni.
Tutto questo potrebbe non funzionare nel settore della finanza e bancario, dove c’è un tema importante legato alle regolamentazioni, agli standard, al modo in cui vengono certificate le dotazioni tecnologiche. Per adesso potrebbe forse essere troppo presto, fanno capire analisti e i dirigenti stessi di Bank of America. Ma la mossa non è più ipotetica: è questione di tempo e per i contratti miliardari dei grandi dell’It in questo settore potrebbe essere finita.