La trattativa a oltranza sulla cessione da Ericsson a Jabil delle attività di Marcianise si è conclusa attorno alle sei del mattino, dopo una non-stop di 16 ore, con la firma di un’ipotesi di accordo tra le due aziende e i sindacati. Una soluzione che ora andrà sottoposta all’assemblea dei lavoratori dello stabilimento campano, dove già nelle ultime settimane erano emerse tensioni e la volontà di non accettare il passaggio dalla casa svedese alla multinazionale americana. Il referendum, quindi, si preannuncia particolarmente complicato.
“L’accordo su cui si è trovata l’intesa – spiega Giovanni Sgambati, segretario generale della Uilm Campania – prevede che non si possa ricorrere a licenziamenti collettivi fino a marzo 2019”. Fino a marzo 2018, secondo quanto messo nero su bianco nell’accordo, sarà garantito lavoro per 335 dipendenti, grazie alle commesse formalmente assicurate da Ericsson.
“Ora bisogna guardare avanti, con la condivisa consapevolezza che la cessione a Jabil può rafforzare le prospettive produttive ed occupazionali del sito di Marcianise, perchè lo inserisce in un grande Gruppo specializzato in apparati per le Tlc, ai quali il progetto per la banda larga assicura un futuro – commenta Claudio De Vincenti, viceministro allo Sviluppo economico – Inoltre, Ericsson garantisce che Marcianise resterà fornitore unico di prodotti e servizi per le reti ottiche. E Il Governo s’impegna a monitorare ogni sei mesi lo sviluppo del piano industriale annunciato da Jabil per valutare nuove eventuali opportunità”.
“Ericsson – spiega Roberta Turi, segretario nazionale Fiom Cgil – garantisce che Jabil sarà fornitore unico rispetto a tutta la partita di apparati ottici, anche dopo il marzo 2018, comprese la logistica e la riparazione. Inoltre l’azienda svedese – continua Turi – garantisce che l’intera produzione di tutti i prodotti del catalogo Spo (smart packet optical) saranno affidati allo stabilimento campano: una decisione che comporterà investimenti aggiuntivi per 2 milioni di euro in macchinari e formazione, oltre che lavoro per 40 risorse aggiuntive certe. Infine – conclude – tutti gli accordi preesistenti verranno mantenuti, compreso quello di giugno 2014 che prevedeva che a Marcianise arrivasse anche il 3% della produzione globale Ericsson sui filtri dei prodotti Radio. La Jabil Circuit Caserta sarà così l’unico punto di riferimento sui prodotti ottici per Jabil”.
Inoltre ogni dipendente coinvolto nel passaggio da Ericsson a Jabil potrà chiedere all’azienda il riscatto del Tfr maturato finora. E infine il Mise, tramite il tavolo di gestione delle crisi affidato a Giampero Castano, monitorerà ogni sei mesi la situazione nello stabilimento produttivo.
Nelle intenzioni della multinazionale scandinava lo stabilimento di Marcianise rimarrà fornitore unico globale della fibra ottica, e questo potrebbe aprire nuove possibilità di sviluppo man mano che sarà implementato il piano de Governo sull’ultrabroadband.
“Non è il risultato che cercavamo, perché facevamo una battaglia per ottenere garanzie maggiori – commenta Roberta Turi – Ma nella situazione data è l’ipotesi migliore che siamo riusciti a raggiungere. L’azienda potrebbe procedere unilateralmente con la cessione del ramo d’azienda, e questo accordo garantisce una serie di tutele aggiuntiva rispetto a quell’ipotesi. Faremo il passaggio con l’assemblea dei lavoratori e il referendum a partire da domani”.