Cedacri: utili a +25%. La riorganizzazione dà i suoi frutti

Il fatturato tiene testa alla crisi “ma i risultati non possono essere considerati un traguardo”, sottolinea il direttore generale De Ferrari. “Ora bisogna rafforzare la leadership di mercato”

Pubblicato il 07 Apr 2010

Ricavi in linea con il 2008 e profitti in forte crescita. Si
riassume così il 2009 di Cedacri, azienda nei servizi informatici
per il settore bancario e le istituzioni finanziarie. Nello
specifico la società ha archiviato l’anno con un fatturato di
185.529.323 milioni di euro (+ 0,7%), Ebit in aumento del 482,5%
(pari a 19.461.822 milioni) e, soprattutto, utili a quota
12.173.290 milioni di Euro, il 25,4% in più rispetto al 2008.
Il consolidato di gruppo registra un valore della produzione di
258.770.581 milioni di Euro (con un incremento del +1,08 % rispetto
al 2008).

“L’andamento positivo di Cedacri nel 2009 è testimoniato dagli
ottimi risultati in termini di Ebit e utile, superiori a quanto
previsto nel piano industriale. E’ un successo riconducibile al
proseguimento di una precisa politica di riorganizzazione
aziendale, di riassetto delle società del Gruppo e di
ottimizzazione della catena del valore, che ha consentito di
integrare, ampliare e completare l’offerta complessiva con
servizi sempre migliori, ma a prezzi sempre più competitivi grazie
a un efficientamento crescente sul fronte dei processi e dei costi
– spiega Fabio De Ferrari, direttore generale di Cedacri – Tale
politica societaria ha comportato un cambiamento operativo e
culturale, determinato dalla conoscenza del settore bancario e
delle esigenze dei suoi attori in questo preciso momento storico.
Un cambiamento possibile grazie alla disponibilità e all’impegno
dei dipendenti di Cedacri che hanno consentito all’azienda di
conseguire successi superiori alle attese in un contesto di crisi
finanziaria e recessione economica”.

Nel 2009 Cedacri si è impegnata nella produzione e nello sviluppo
di software applicativo e nei servizi di back office con ruolo e
risultati crescenti della controllata moldava Cedacri
International, la cui organizzazione è stata rafforzata e conta
oggi 140 dipendenti (rispetto ai 70 del 2008). La società ha
ottenuto importanti risultati commerciali in termini di nuova
clientela (quali Ugf Banca, Ics e Cassa di Risparmio di Orvieto,
acquisita da Banca Popolare di Bari), avviamento delle nuove
filiali acquisite dai propri clienti ed estensione di contratti (ad
esempio, quelli di Barclays Bank, Banca Popolare di Spoleto,
Vegagest e Vegagest Immobiliare).

A fine anno, inoltre, ha creato C-Card, azienda attiva nel mercato
delle carte di pagamento, la cui offerta si rivolge agli istituti
bancari già clienti di Cedacri per i servizi di full outsourcing
del sistema informativo, alle banche che desiderano differenziarsi
e competere maggiormente nell’offerta di carte di credito, alle
realtà extrabancarie intenzionate a utilizzare le opportunità
offerte dalla nuova regolamentazione (Psd) per fornire servizi di
monetica (ad esempio Gdo e Affinity Group)

“I risultati del 2009 sono eccellenti, ma non possono essere
considerati un traguardo. Anzi devono essere uno stimolo ulteriore
a proseguire con analoghi successi e sempre in linea con quanto
previsto dal piano industriale 2009-11 – conclude De Ferrari -.
Ovvero rafforzare la leadership di mercato, attraverso la
razionalizzazione dei costi, il miglioramento di performance e
governance, lo sviluppo dei ricavi”.

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