LA NUOVA SQUADRA

Giancarlo Albini è il nuovo Ad di Infracom

Nominato il cda per il triennio 2015-2017. Attilio Schneck alla presidenza. Per il 2015 si punta alla crescita: sicurezza e banda larga i pilastri del business

Pubblicato il 11 Mar 2015

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L’assemblea dei soci di Infracom approva il bilancio 2014 e nomina il consiglio d’amministrazione per il triennio 2015-2017, con Attilio Schneck presidente e Giancarlo Albini (nella foto) amministratore delegato. I consiglieri scelti dall’assemblea degli azionisti sono Giampietro Astuti, Luca Galli, Ugo Gaspari, Fabio Santicioli, Guglielmo Tabacchi. Del collegio sindcale faranno parte Elena Nembrini (presidente), Flavio Ceruti e Vincenzo Nicastro (sindaci), Andrea Rossi e Alessandro Quilleri (sindaci supplenti).

“Il nuovo Consiglio d’Amministrazione – dichiara il neo Presidente Attilio Schneck – si trova ora ad affrontare un’ulteriore importante fase di sviluppo di una società solida, con asset e competenze accreditate».

“Il piano industriale 2015 prevede di puntare sulla competenza distintiva delle politiche di sicurezza, fisica e logica, e incrementare la banda ultra-larga di nuova generazione nelle aree industriali in digital divide, per esempio nell’hinterland veronese e nel Padovano – afferma l’Ad Giancarlo Albini, ma il programma di cablaggio con fibra ultra larga è ben più ampio e comprende aree industriali in Toscana, Emilia Romagna, Lombardia e Triveneto, per le quali è già stata stanziata una prima trance di 5 milioni di euro”.

Quanto ai risultati finanziari, “sul piano industriale la società ha dimostrato di essere solida e di saper sviluppare al meglio le proprie potenzialità – si legge in una nota dell’azienda – Il risultato di tutto rispetto è confermato dai valori del conto economico in netto miglioramento. Nonostante la congiuntura economica del mercato resti negativa da molti anni, i dati di Infracom sono positivi: i ricavi sono in crescita del 2% rispetto all’esercizio precedente e si attestano a 97,3 milioni, l’Ebitda è a 23,7 milioni, in crescita di oltre il 5%, e anche gli ordinativi mostrano un trend positivo, con un 8% in più rispetto al 2013, attestandosi sui 94,1 milioni”.

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