Qualcomm sarebbe in trattative con il provider indiano di servizi
di rete Gtl per formare una joint venture il cui obiettivo è
portare servizi di accesso alla banda larga wireless in India,
sempre che l’americana riesca ad aggiudicarsi una porzione di
spettro nella gara per il wireless broadband prevista per i
prossimi giorni nel Paese asiatico. All’asta ci sono due porzioni
di spettro per la tecnologia della banda larga mobile, con prezzo
di partenza per ciascun slot di 17,5 miliardi di rupie (386 milioni
di dollari).
Secondo quanto si legge sull’Economic Times, la Qualcomm
combinerà la sua tecnologia con l’infrastruttura di Gtl
(fondamentalmente le sue torri) per pianificare e realizzare una
rete capace di offrire il Td-Lte, la nuova evoluzione dell’Lte
che sfrutta lo spettro asimmetrico Tdd.
In questa joint venture, la Qualcomm possiederebbe il 74% tramite
una holding company in Asia, mentre gli indiani avrebbero il
restante 26%, di cui il 24% alla Gtl (che investirà in questa
quota, dicono le fonti, circa 4 miliardi di rupie e occuperà
alcuni posti nel cda) e il 2% alla Tulip Telecom, provider indiano
di servizi di connettività dati per imprese.
La joint venture nascerà solo se la Qualcomm si aggiudicherà una
porzione di spettro. In tal caso, la società congiunta sarebbe
pronta a investire circa un miliardo di dollari per il roll-out del
network. Né la Qualcomm né la Gtl hanno tuttavia confermato le
voci riportate dalla stampa indiana.