Le banche italiane puntano sull’innovazione e sull’Ict, e stilano le priorità sulle quali sarà importante indirizzare gli investimenti: “innovazione digitale, dematerializzazione e automazione dei processi operativi, intercanalità, iniziative di mobile banking e mobile payment, modernizzazione delle infrastrutture e progetti che puntano sull’ identificazione da remoto del cliente, anche in termini di sottoscrizione online”.
A fotografare la situazione è l’undicesima edizione del rapporto sulle tendenze del mercato Ict per il settore bancario messo a punto da ABI Lab, il centro di ricerca e innovazione per la Banca promosso dall’Abi. Lo studio è stato presentato al Forum Abi Lab 2015, ”Digital Transformation – La natura digitale della banca”.
“Nonostante la difficile congiuntura economica, l’attenzione del settore bancario all’innovazione trova conferma anche nelle previsioni di spesa formulate dalle banche. Il budget Ict per il 2015 risulta essere costante o in aumento per tutte le realtà analizzate: il 60% delle realtà si è mantenuto su livelli costanti, mentre il 40% delle banche ha formulato un budget Ict superiore rispetto a quello del 2014”, spiegano da Abi in una nota.
I progetti che le banche Italiane considerano prioritari in questo campo possono essere raggruppati in 4 macrocategorie: processi interni, miglioramento e adeguamenti dei sistemi informativi e Tlc, canali e sicurezza.
“Tra i progetti relativi ai processi interni – spiegano da Abi – al primo posto troviamo la dematerializzazione (90%), che si accompagna ai percorsi di automazione (43%) e reingegnerizzazione dei processi operativi (38%)”. Quanto al miglioramento e adeguamento dei sistemi IT e Tlc le azioni prioritarie sono “le iniziative di modernizzazione delle infrastrutture tecnologiche (57%), a seguire la revisione dei progetti IT (29%) e l’ adeguamento dei postazioni di lavoro (24%)”. Nel campo dei canali in cima alla lista ci sono i “progetti di potenziamento di mobile banking e payment (81%) e di sviluppo della multicanalità (71%)”. E per la sicurezza, in testa alle preoccupazioni delle banche italiane ci sono “la sicurezza dei canali remoti lato clientela ( 43%) e la sicurezza di dati e applicazioni (38%), la sicurezza dei pagamenti (29%) e la sicurezza di business continuity (24%)”.
“L’indagine – sottolineano dall’associazione bancaria italiana – evidenzia che tra le iniziative che raggiungono l’obiettivo di conseguire il ritorno nel breve periodo (max 1 anno), troviamo al primo posto le iniziative orientate all’ automazione dei processi operativi (56%), sui temi di sicurezza (50%) e a seguire le iniziative di mobile banking e mobile payment (35%)”.