TOWERING

Ei Towers, Opas in slalom tra i paletti Consob e Antitrust

La Commissione ha 15 giorni per analizzare il prospetto informativo dell’offerta. Mentre l’authority, che in mattinata ha ascoltato in audizione l’Ad della società Mediaset Guido Barbieri, ne ha 45 per chiudere l’istruttoria

Pubblicato il 18 Mar 2015

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Il percorso dell’Opas lanciata da Ei Towers, società delle torri di trasmissione Tv nell’orbita di Mediaset, su Rai Way, controllata della Tv di Stato, procede su due rotte e su due tavoli paralleli. Da una parte quello dell’Antitrust, che ha aperto un’istruttoria sul caso e che in mattinata ha ascoltato in audizione Guido Barbieri, che di Ei Towers è l’amministrazione delegato, e dall’altro quello della Consob, che ha ricevuto nei giorni scorsi il prospetto informativo dell’offerta, e che avrà due settimane per dare il via libera all’operazione o per chiedere eventuali integrazioni o chiarimenti.

L’istruttoria antitrust, aperta l’11 marzo, è nata per “accertare l’eventuale creazione o rafforzamento di una posizione dominante nel mercato delle infrastrutture per la radiodiffusione televisiva e sonora”, e per “verificare i possibili effetti sulla concorrenza nei diversi mercati a valle in cui il Gruppo è presente, tra cui in particolare quelli della diffusione televisiva terrestre in tecnica digitale (broadcasting digitale) e della raccolta pubblicitaria sul mezzo televisivo”.

Proprio ieri sera il presidente dell’autorità Antitrust, Giovanni Pitruzzella, a margine di un incontro sulla legalità, era tornato sul tema: “Non posso dire nulla fino a quando non prenderemo una decisione, in quanto stiamo valutando – aveva sottolineato -. Sulla vicenda delle torri Rai Way l’Antitrust ha aperto tempestivamente un’istruttoria per valutare appunto i riflessi sul mercato. Stiamo lavorando, ci sono 45 giorni di tempo per chiudere”.

Sul versant Consob, in questo caso i tempi per un primo sblocco del dossier sono più rapidi: la commissione ha infatti 15 giorni dalla ricezione della bozza del prospetto informativo dell’Opas, depositato da Ei Towers il 16 marzo. La commissione in queste due settimane dovrà analizzare il prospetto, chiedere chiarimenti o integrazioni e dare il proprio via libera dopo le eventuali modifiche. Da quel momento l’azienda sarà chiamata a concordare con Borsa italiana i tempi e il calendario dell’offerta, che potrebbe chiudersi a giugno. Procedura confermata questa mattina dello stesso Giuseppe Vegas, presidente di Consob, durante un’audizione in commissione Politiche Ue del Senato: “Il prospetto è arrivato – ha detto – e ci vorranno un paio di settimane per completarne la valutazione”.

L’offerta pubblica di acquisto e scambio su Rai Way era stata annunciata da Ei Towers la sera del 24 febbraio, all’insaputa di Viale Mazzini, che da subito aveva parlato di “offerta ostile”. Il valore dell’operazione è di circa 1,2 miliardi di euro, ed è finalizzata all’ottenimento del 100% della controllata Rai, che ne detiene il 65% del capitale azionario. L’offerta è condizionata, secondo le intenzioni di Ei Towers, all’ottenimento almeno del 66,67% delle azioni Rai Way. Sulla questione pende però, oltre al parere dell’Antitrust, anche il vincolo imposto dal Governo con un decreto della presidenza del Consiglio dei ministri il 2 settembre: autorizzando lo sbarco in borsa di Rai Way il Governo aveva fissato come condizione il fatto che il 51% della società rimanesse in mano pubblica: circostanza che renderebbe di fatto impossibile l’Opas, a meno che Ei Towers non decida di cambiare i termini della propria offerta, accontentandosi anche di una quota di minoranza.

E mentre tutte le vie rimangono aperte in attesa dei pronunciamenti di Consob e Antitrust, prendono corpo anche una serie di possibilità non direttamente collegate all’Opa, ma per cui l’offerta di Ei Towers potrebbe essere servita come “miccia”. E’ il caso della creazione di una “società delle torri” partecipata da tutti gli operatori del settore e con una presenza pubblica forte, ad esempio tramite Cassa depositi e prestiti, che per la sua struttura possa superare gli eventuali scogli antitrust e dare vita a un soggetto nuovo che unifichi sotto lo stesso ombrello le infrastrutture, spesso duplicate, già presenti sul territorio nazionale.

Intanto la perizia indipendente realizzata da Mauro Bini, docente di Finanza aziendale all’università Bocconi di Milano, pubblicata sul sito di Ei Towers, e che farà parte dei documenti che verrano presentati nell’assemblea dei soci di Ei Towers convocata per il 27 marzo e chiamata a deliberare l’aumento di capitale da 374 mln euro propedeutico all’Opas, riporta una valutazione risulta superiore di 3 centesimi di euro rispetto al valore 4,5 euro per azione indicato al lancio dell’Opas il 24 febbraio. “Il valore complessivamente attribuibile alle 272 mln di azioni di Rai Way – recipa la perizia – potenzialmente conferibili in adesione all’Offerta Pubblica di Acquisto e Scambio proposta da Ei Towers può essere ragionevolmente stimato alla data di riferimento del 31 dicembre 2014 in 1.233 milioni euro”, che corrispondono a 4,53 euro per azione.

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