I tre operatori mobili del Marocco si sono tutti aggiudicati le licenze 4G messe a gara dal goveno e che hanno fruttato allo Stato 2 miliardi di dirham.
Il regolatore telecom del paese, Agence Nationale de Réglementation des Télécommunications (Anrt) ha annunciato di aver valutato le offerte presentate da Maroc Telecom, Meditel e Wana Corporate, che opera col marchio Inwi, e assegnato licenze 4G a tutte e tre le aziende.
Complessivamente gli operatori del Marocco pagheranno 2,003 miliardi di dirham (187 milioni di euro) e dovranno anche dare un contributo di 860,4 milioni di dirham al costo di refarming dello spettro.
Maroc Telecom, il cui azionista di maggioranza è la Etisalat degli Emirati Arabi Uniti, è l’operatore che ha offerto la cifra più alta e otterrà le frequenze più ambite, sborsando un miliardo di dirham: la cifra rappresenta il doppio di quanto offerto dalle rivali più piccole.
Il player più piccolo del paese, Inwi (del gruppo Wana, a sua volta di proprietà della holding controllata dalla famiglia reale del Marocco e dalla telco Zain del Kuwait), ha messo sul piatto 503 milioni di dirham, mentre Meditel (controllata dal gruppo francese Orange) si è accordata per il pagamento di 500,4 milioni.
“Le tre aziende hanno sottoposto offerte di alta qualità che includono impegni a investire per contribuire allo sviluppo dell’infrastruttura nazionale di telecomunicazione”, ha indicato l’Anrt in una nota. In particolare, le tre telco si sono impegnate a raggiungere risultati nella copertura del paese con i servizi mobili nei prossimi cinque anni superiori al minimo richiesto dal bando di gara.
Maroc Telecom, Meditel e Inwi hanno anche garantito parametri sulla qualità del servizio che sono allineati con le best pratice internazionali e i loro piani strategici contribuiranno allo sviluppo del mercato della banda larga in Marocco, ha indicato l’Anrt.
Il Marocco ha un tasso di penetrazione mobile di circa il 130% su una popolazione di 34 milioni di persone, mentre gli utenti Internet sono 8 milioni a fine settembre 2014, in crescita del 60% rispetto all’anno precedente.