Il presidente di Telecom Italia, Giuseppe Recchi, ha acquistato azioni della compagnia telefonica per 351.680 euro. E’ quanto emerge dalle comunicazioni sull’internal dealing di Borsa Italiana. L’operazione, datata oggi, ha visto Recchi comprare 320mila azioni al prezzo di 1,099.
Intanto Telecom Italia affina la strategia sulla banda larga per avere un ruolo da protagonista nel piano del governo. Con o senza Metroweb, ma ribadendo il no al condominio. E proprio Recchi in un’intervista al Corriere della Sera ha chiarito la posizione della compagnia. Parlando della società della rete, Recchi ha sottolinea che “gestire la realizzazione di una rete ‘in condominio’ non è efficiente. La rete è fatta di software, server, tecnologie diverse e quindi ciascuno deve poter scegliere in autonomia. Ogni operatore ha sue idee, strategie e modello di business. Si rischia l’impasse. La tecnologia è il primo campo di competizione tra le aziende”.
E sugli effetti che la lettera di intenti tra Vodafone e F2i potrebbe avere sulle prossime mosse di Telecom ha risposto: “Non capisco questa ossessione sulla proprietà della rete Telecom. Il nostro compito è trovare opportunità che creino valore per l’azienda alle giuste condizioni. Siamo la prima società del Paese per risorse e know how, come manager siamo chiamati a valorizzarli correttamente. Solo nella rete lavorano oltre 20.000 persone, risorse di cui il nostro Paese deve essere orgoglioso”.
“Telecom ha stanziato 14,5 miliardi di investimenti, di cui 10 in Italia nei prossimi tre anni, per guidare lo sviluppo digitale del Paese – ha sottolineato Recchi – Nessuno in Italia investe quanto noi”, sottolinea Recchi aggiungendo che i concorrenti “possono partecipare anche loro alla realizzazione dell’infrastruttura, come è stato fatto nella telefonia mobile. Poi c’e’ chi investe in tutto il Paese come noi, partecipando anche ai bandi per le regioni del Sud, e chi preferisce utilizzare le infrastrutture degli altri”.