Cresce l’interesse degli investitori hi-tech (comprese alcune grandi aziende) per una start-up californiana che sfida niente meno che il predominio di Google sul mercato dei software per i device mobili. La start-up in questione è Cyanogen, che offre una versione del sistema operativo mobile Android in concorrenza con la versione approvata da Google e che ha appena messo insieme 80 milioni di dollari nel suo terzo round di finanziamenti. Tra gli investitori figura un discreto numero di grosse aziende del mondo hitech: Qualcomm, la divisione investment di Twitter, Telefonica Ventures (ramo investimenti del colosso telecom spagnolo) e il carrier indonesiano Smartfren Telecom.
La nuova infusione di cash porta i finanziamenti totali ricevuti da Cyanogen nei suoi sei anni di vita a 110 milioni di dollari e la valutazione complessiva della società a circa 650 milioni, secondo il Wall Street Journal. Il successo di Cyanogen dimostra le difficoltà crescenti che Google incontra nel controllare Android e la partecipazione al round di finanziamenti di importanti aziende riflette la ricerca dell’industria hitech, in tutto mondo, di una versione alternativa al software Android dominato da Mountain View.
Tra gli altri finanziatori di Cyanogen ci sono la società di investimenti indiana Premji Invest, di proprietà del presidente di Wipro Azim Premji, e la Index Ventures della Silicon Valley. Al nuovo round di finanziamento hanno preso parte anche due investitori affiliati con il gruppo Warner Music: Access Industries e Vivi Nevo, nonché Rupert Murdoch, executive chairman di News Corp, e precedenti finanziatori di Cyanogen (Benchmark, Andreessen Horowitz, Redpoint Ventures e la cinese Tencent Holdings).
Il software di Cyanogen è una delle tante versioni di Android che sono state sviluppate (la maggior parte in Cina) e che operano fuori dal controllo di Google. Anche se Android è un open source – gli sviluppatori sono liberi di modificarlo e distribuirlo – Google richiede ai produttori di cellulari che vogliono accesso alle sue popolari app come Maps e YouTube di installare queste e altre app di Google e dar loro una posizione di primo piano sui device.
I concorrenti di Google (compresa Microsoft) hanno presentato un esposto formale l’anno scorso all’Antitrust Ue proprio contro questi accordi di Google che darebbero un vantaggio sleale all’Os Android.
Qualcomm, che produce i chip usati dalla maggior parte degli smartphone, ha di recente annunciato un’alleanza con Cyanogen grazie alla quale alcune feature ed elementi dell’interfaccia utente del sistema operativo della start-up di Palo Alto saranno inseriti nei prossimi QRD (Qualcomm Reference Design) per i processori delle serie Snapdragon 200, 400 e 600.