Cellulari a rischio disattivazione per quasi 30 milioni di utenti
messicani. Il Senato ha infatti respinto la proposta, presentata da
un gruppo di minoranza, che avrebbe rimandato di un anno il blocco
dei telefonini non registrati, blocco previsto da una legge
nazionale anticriminalità. La nuova legge obbliga tutti i
possessori di un numero di cellulare a comunicare le proprie
generalità via sms o con una registrazione nei negozi di
telefonia.
La misura punta a togliere ai criminali il telefonino come
strumento per compiere reati, quali ad esempio le richieste di
riscatto, estorsioni o gli accordi per il traffico di droga.
Nelle ultime settimane il governo messicano ha ricordato ai
cittadini il nuovo obbligo attraverso spot in tv e alla radio, ma
la campagna di informazione non è servita a persuadere tutti gli
utenti. In Messico sono attive più di 83 milioni di linee mobili,
la maggior parte delle quali corrisponde a schede Sim prepagate.
Finora le registrazioni sono state meno di 55 milioni. Le compagnie
telefoniche nazionali sono sul piede di guerra. Dopo aver
sollecitato il Senato a rimandare l'entrata in vigore della
legge, adesso, secondo la stampa, starebbero cercando un modo per
"aggirarla", sostituendo alla disattivazione definitiva
delle linee telefoniche una sospensione temporanea, in attesa che
gli utenti procedano alla registrazione.
30 milioni di messicani rischiano il blocco della sim
Una nuova legge obbliga i consumatori a comunicare le proprie generalità. Pena la disattivazione dei telefonini. Gli operatori sul piede di guerra
Pubblicato il 09 Apr 2010
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