Telecom europee contro Google: “Serve un revenue sharing”

Telefonica, Deutsche Telekom e France Telecom puntano a una quota delle entrate della pubblicità incassata dal motore di ricerca: “YouTube utilizza gratuitamente la nostra capacità di banda”

Pubblicato il 12 Apr 2010

Le grandi telecom europee vogliono essere pagate da Google perché
mettono a disposizione, al momento gratis, i loro network per far
passare i cliccatissimi video di YouTube. Secondo quanto riporta il
Financial Times, big del calibro di Telefonica, Deutsche Telekom e
France Telecom si sono fatti avanti esigendo dal colosso di
Internet il “giusto riconoscimento” del fatto che i video di
YouTube transitano sulla loro infrastruttura. E per rafforzare la
richiesta, gli operatori invitano le aziende dei media a unirsi
alla causa, visto che anche queste non guadagnano nulla, o quasi,
quando Google aggrega i loro contenuti su Google News.

Secondo quanto dichiarato dal presidente di Telefonica, Cesar
Alierta, Google dovrebbe “dividere” parte del suo revenue
derivante dalla pubblicità online con i carrier come forma di
riconoscimento per i miliardi di euro che le telecom stanno
investendo nelle infrastrutture fisse e mobili per accrescere la
velocità di download e la capacità del network. E, nel caso non
si riuscisse a raggiungere alcun accordo di revenue sharing tra i
motori di ricerca, Google in testa, e gli operatori di rete,
Alierta ritiene che dovrebbero intervenire i regolatori proponendo
una conciliazione super partes.

Nella visione del Ceo di France Telecom, Stephane Richard, oggi,
nel business della rete, l’ago della bilancia è decisamente
spostato verso un unico vincitore: Google. “Dall’altro lato ci
sono le vittime, che sono i content provider, e, entro certi
limiti, gli operatori di rete. Non possiamo accettarlo”. Il
numero uno di Deutsche Telekom, Rene Obermann, ha sottolineato che
"Non c’è un solo servizio che non si fondi sull'offerta
di rete. E noi non possiamo permettere che questa offerta sia
gratis”.

Il contributo di Google al traffico dati mondiale si è
moltiplicato per sei tra il 2007 e il 2009, secondo Arbor Networks.
Il senior policy director di Google, Rick Whitt, respinge però le
accuse secondo cui l’azienda sfrutterebbe a suo vantaggio un
“passaggio gratis sulle reti altrui”, affermando invece che
Google spende pesantemente sulle proprie reti dati per trasportare
il suo traffico fino al momento in cui viene consegnato ai carrier
di tutto il mondo. La scorsa settimana, Reinaldo Rodríguez,
presidente del regolatore telecom spagnolo Cmt ha condiviso questa
posizione sostenendo: “Non vedo motivo per costringere Google a
dividere le entrate con Telefonica”. Rodríguez trova infondate
le argomentazioni del tipo: “Visto che il tuo business usa la mia
infrastruttura, voglio parte del tuo business”.

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