LA SUCCESSIONE

Agid, Federmanager pronta con 1.000 curriculum

Tagliavini, consigliere Federmanager: le dimissioni di Poggiani ripropongono l’ennesimo blocco alle aspettative dell’industria Ict. Se si riproporrà il teatrino della consultazione pubblica la federazione pronta a presentare 1.000 curriculum

Pubblicato il 30 Mar 2015

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Agenda Digitale Italiana, “Atto 4°”. Non chiamatemi Cassandra ma, qualche tempo fa, ripercorrendo le vicende degli ultimi due anni di quella che chiamerei “l’Epopea dell’Agenda Digitale Italiana”, avevo scritto un breve resoconto dal titolo “Sempronio è arrivato”.

“Festeggiavo” l’arrivo del nuovo DG. Alessandra Poggiani che, dichiarando “grazie all’economia digitale se ne avvantaggeranno Pil, occupazione e democrazia” iniziava il suo percorso accidentato tra gli incroci e i vicoli della variegata “governance” tra ministeri, Presidenza del Consiglio, Crescita 2.0, Decreto del Fare, Legge di Stabilità, Corte dei Conti…

28 Marzo 2015: a otto mesi dalla nomina, Alessandra Poggiani “molla la presa” e dichiara che il digitale viene considerato un progetto tecnologico e non un processo di innovazione culturale, missione per la quale riteneva di essere stata chiamata alla guida di Agid.

Ma “Cassandra” scriveva: “Speriamo che dopo Tizio (Agostino Ragosa), Caio (Francesco Caio) e Sempronio (Alessandra Poggiani), non ricominci la “giostra”.

Siamo punto e a capo, ancora fermi di fronte ai problemi aperti dalla mancata informatizzazione della PA, dalla incerta definizione circa le strategie e il ruolo degli operatori delle reti e servizi di telecomunicazioni, dal lento avvio dei programmi di investimento per l’abbattimento del “digital divide” attraverso la realizzazione di reti a larga/ultralarga banda. In sostanza assistiamo alla mancata attuazione dei progetti necessari per la modernizzazione del nostro Paese che risultano indispensabili per riportare la nostra economia a livelli compatibili con quella dei paesi più evoluti a livello europeo.

Ora, di fronte a questo ennesimo blocco, pensiamo infatti alle timide aspettative che il comparto dell’industria dell’Ict cominciava a nutrire anche in base alle favorevoli condizioni generali di mercato determinate dall’andamento internazionale, Federmanager, la Federazione dei Dirigenti Industriali, auspica che la materia del “digitale” ovvero il tema dell’attuazione delle riforme per l’avvio dei progetti di innovazione tecnologica e di processo indispensabili ai fini di una effettiva crescita economica del nostro Paese, venga considerata come urgente e prioritaria e come elemento abilitante e trasversale rispetto alle riforme messe in campo dal Governo (Giustizia, Sanità, Scuola, Trasporti; Lavoro…).

A tale scopo Federmanager spinge con forza affinché si dia vita ad un ministero dell’Innovazione in grado di operare con autonomia e tempestività per la realizzazione di quei progetti per troppo tempo rimasti nel cassetto.

Speriamo di non dover assistere, per l’ennesima volta, al teatrino della consultazione “pubblica” per l’individuazione del DG di Agid di turno. Ma se così dovesse essere allora Federmanager presenterà 1.000 curricula di professionisti certificati in grado di assumere la responsabilità di indirizzo e gestione di una organizzazione idonea a dare attuazione ai programmi che la società civile, il sistema produttivo e la PA attendono ormai da troppo tempo.

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