America Movil presenterà alla prossima assemblea dei soci prevista il 17 aprile prossimo il progetto per scorporare alcuni asset di telefonia mobile. E’ quanto emerge da un avviso inviato alla Borsa di Città del Messico, dove si sottolinea che lo scorporo, parte del più ampio piano di ristrutturazione delineato l’anno scorso in risposta alla nuova legge messicana sul mercato delle telecomunicazioni, riguarderà per la maggior parte “infrastrutture passive” utilizzate per le attività di telefonia mobile nel Paese centroamericano.
La multinazionale messicana, controllata dal miliardario Carlos Slim, ha rivelato l’anno scorso l’intenzione di scorporare circa 11 mila delle sue torri di telefonia mobile in Messico per creare una nuova società destinata ad affittare capacità anche a operatori terzi. L’amministratore delegato Daniel Hajj aveva allora indicato in maggio o giugno il mese del possibile spin-off.
America Movil è l’operatore dominante nel mercato della telefonia mobile e fissa del Messico con una quota di mercato del 70%, che sarà costretta a ridurre per soddisfare quanto disposto nella nuova legge per il settore varata dal Parlamento messicano.
In particolare la nuova normativa prevede che il colosso controllato da Slim, tramite la cessione di asset, riduca la sua quota al di sotto della nuova soglia di riferimento del 50%. Finora America Movil non ha fornito aggiornamenti in merito all’andamento del processo di dismissioni ma ha ribadito l’intenzione di valutare tutte le opzioni per adeguarsi alla nuova normativa.
Telcel, la divisione di telefonia mobile con circa 70 milioni di abbonati, ha recentemente siglato accordo con due società messicane, l’azienda di telefonia fissa Axtel e una divisione della catena di distribuzione Grupo Elektra, per affittare frequenze da utilizzare per il lancio di due nuovi operatori virtuali, i primi peraltro a sfruttare la rete della multinazionale.