RICERCA SYMANTEC

Smartphone, utenti confusi sulla sicurezza delle app

Ricerca Symantec: 9 possessori di telefonini su 10 si preoccupano per i problemi legati alle applicazioni. In realtà sono loro stessi i primi responsabili di una condivisione selvaggia di dati acconsentendo l’accesso a funzioni “personali”

Pubblicato il 02 Apr 2015

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Una ricerca mondiale pubblicata da Norton rivela che la maggioranza dei consumatori italiani si dichiara preoccupata in merito alla sicurezza delle app mobili. I risultati suggeriscono però che gli utenti sono i peggiori nemici di se stessi quando si tratta di proteggere i loro dati sensibili. La maggior parte di essi, inconsapevolmente, ma talvolta anche consapevolmente (74%), mette a rischio le proprie informazioni personali compromettendo la propria privacy. Ma c’è di più: lo studio ha riscontrato che molti di coloro che si mostrano più preoccupati della privacy dei dispositivi mobili sono in realtà quelli meno inclini ad adottare le giuste precauzioni – tutto al fine di scaricare app gratuite.

Secondo la ricerca, fra le attività più amate fruibili tramite app in Italia ci sono i giochi (51%), l’ascolto di musica (44%) e la visualizzazione di video (41%). Tuttavia, Norton Mobile Insight, una tecnologia proprietaria che analizza i comportamenti delle app mobili, indica che le app “gratuite” che i consumatori scaricano a scopo di intrattenimento presentano la più alta incidenza e il più elevato grado di rischio per la privacy.

Per aiutare i consumatori a individuare potenziali rischi per la privacy ed evitare comportamenti inappropriati delle app, Norton Mobile Security ora analizza e identifica le app Android problematiche prima che gli utenti effettuino il download, rivelando quali applicazioni mobili possono compromettere le informazioni personali dell’utente. Si tratta di una novità assoluta nelle soluzioni di sicurezza mobile per i consumatori.

La ricerca dimostra inoltre la necessità di istruire i consumatori per aiutarli a capire in che modo le applicazioni mobili utilizzano i loro dati. Nonostante un italiano su sei ammetta chiaramente di non sapere in realtà cosa accetta quando scarica un’app, la ricerca suggerisce che sono molti di più a brancolare nel buio quando si tratta dei comuni livelli di accesso delle app mobili; il 56% non sa che le app possono inviare dati sulla posizione fisica dell’utente e infine l’82% non sanno che le app possono modificare i preferiti del browser.

Inoltre, i ricercatori Norton hanno recentemente rivelato una percentuale allarmante di app che raccolgono e inviano informazioni personali molto importanti, come numero di telefono del dispositivo, nome utente, password, dettagli del calendario, informazioni del registro chiamate e perfino foto e SMS. Le app accedono quindi a queste informazioni che vengono poi condivise con gli sviluppatori, spesso senza che ve ne sia motivo.

“Il problema è che i consumatori non sempre leggono gli accordi di licenza con l’utente finale (EULA) o non sempre capiscono cosa stanno accettando o come questo possa compromettere le loro informazioni personali prima di scaricare app o concedere autorizzazioni”, ha dichiarato Ida Setti, Sales Director Mediterranean Region Norton Business Unit di Symantec. “La nostra ricerca rivela che le app “gratuite” che i consumatori scaricano a scopo di intrattenimento, presentano i rischi maggiori. È necessario che i consumatori comprendano meglio le implicazioni dell’utilizzo di queste app, affinché possano compiere una scelta consapevole sulle modalità di utilizzo dei loro dati personali.”

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