Uber, WhatsApp, Twitter, Google, Instagram e ovviamente Facebook, popolarissimi tra i cittadini europei, sono stati ideati e prodotti negli Stati uniti. Ora però l’Unione europea vuole recuperare terreno sul fronte tecnologico. E annuncia ingenti investimenti su nuove start up e servizi on-line “Made in Ue”, sperando magari di creare un giorno qualcosa che possa essere il “prossimo” Facebook, ma europeo.
In particolare, si tratta di 300 milioni spesi sul progetto Fiware, un neologismo nato dalla fusione delle parole “Future Internet e software”. Una partita certamente strategica per lo sviluppo futuro del Vecchio Continente: “La competitività dell’industria europea – ha detto di recente Guenther Oettinger, commissario all’Agenda Digitale – dipenderà in futuro sempre di più dalla capacità che avremo di estendere lo sviluppo del software di alta qualità e dal miglioramento delle tecnologie informatiche più moderne”.
Fiware è un progetto pubblico-privato che mette a disposizione un set di strumenti di software creati per aiutare gli sviluppatori di startup a trasformare le loro idee in applicazioni funzionanti.