IL DDL

Spazio, proposta bipartisan: “La governance a Palazzo Chigi”

I senatori Tomaselli (Pd), Pelino (FI) e Bocchino (Misto) lavorano a un ddl che mira ad affidare al governo la direzione e il coordinamento delle politiche spaziali. “Così si mette a sistema il comparto”

Pubblicato il 15 Apr 2015

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Affidare a Palazzo Chigi la governance e l’indirizzo politico del settore spaziale. È questo l’obiettivo del testo unico adottato dalla commissione Industria del Senato che farà da base a un disegno di legge specifico, presentato questa mattina a Palazzo Madama alla presenza dei senatori Salvatore Tomaselli (Pd), Paola Pelino (FI) e Fabrizio Bocchino (Misto).

“Allo scopo di assicurare l’efficace coordinamento delle politiche spaziali e aerospaziali, nonché il corretto funzionamento dell’Agenzia spaziale italiana (Asi), di cui al decreto legislativo 4 giugno 2003 n. 128 – si legge nel documento – al Presidente del Consiglio dei ministri sono attribuiti l’alta direzione, la responsabilità politica generale e il coordinamento delle politiche dei Ministeri relative ai programmi spaziali e aerospaziali, nell’interesse dello Stato”.

Il testo unico è frutto dell’integrazione di tre bozze di ddl elaborati in commissione Industria: due che intervengono sul governo del comparto e uno che invece punta a rafforzare il ruolo di indirizzo del Parlamento.

Nel dettaglio il testo punta ad affidare al presidente del Consiglio la direzione, la responsabilità della politica generale e il coordinamento delle politiche dei vari ministeri relativamente ai programmi spaziali e aerospaziali e istituisce a Palazzo Chigi un Comitato interministeriale per le politiche relative allo spazio e alla ricerca di cui fanno parte 10 ministri e il Presidente della Conferenza dei presidenti delle regioni e delle province autonome. “In questo modo – ha spiegato Tomaselli – si potrà finalmente mettere a sistema il settore spaziale che finora ha sofferto di eccessiva frammentazione con effetti negativi sulla crescita industriale”.

Tra i compiti del Comitato, la definizione degli indirizzi del Governo in materia spaziale e aerospaziale, con particolare riferimento alla ricerca ed alla politica e allo sviluppo industriale di settore; il supporto all’Asi nella definizione di accordi internazionali e nelle relazioni con organismi spaziali internazionali; l’approvazione del Documento di visione strategica per lo spazio predisposto dall’Agenzia; la definizione di forme di sinergia e cooperazione nel settore spaziale tra gli enti di ricerca, le amministrazioni pubbliche, le strutture universitarie e il mondo dell’impresa, con particolare riferimento alle piccole e medie imprese di settore; l’individuazione delle priorità di ricerca e applicative nazionali. Nel ddl poi vengono ribaditi i compiti dell’Agenzia spaziale italiana e la sua autonomia statutaria, scientifica, organizzativa, amministrativa, finanziaria, patrimoniale e contabile.

“Il provvedimento – ha puntualizzato Pelino – individua anche le linee prioritarie per la partecipazione ai programmi dell’Esa e per lo sviluppo di accordi bilaterali e multilaterali e promuove e coordina la realizzazione di programmi duali e strategici e indica le linee di politica industriale per il sostegno dell’innovazione tecnologica e per il rafforzamento della competitività nazionale”. In questo quadro sarà sempre il comitato a indicare al responsabile del Miur le dotazioni finanziarie annuali a valere sul bilancio ordinario dell’Asi per l’attuazione dei piani triennali di attività.

Il senatore Bocchino ha invece spiegato la necessità di creare, come appunto previsto dal provvedimento, una Italian parlamentary Committee for Space, composto da 8 senatori e altrettanti deputati. “Il Comitato è chiamato a esprimere un parere vincolante sul Piano nazionale presentato dall’Asi – ha detto il senatore – monitora e controlla le attività svolte dalla delegazione italiana presso l’Esa e i ritorni scientifici e industriali che il nostro Paese ottiene in virtù della sua partecipazione all’Agenzia europea; inoltre riferisce alle Camere sulla propria attività e partecipa alla Conferenza interparlamentare europea sullo spazio (Eisc)”. La commissione si avvarrà di uno Scientific Advisory Board composto da 5 tra scienziati e tecnici del settore.

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