I RISULTATI

Netflix: utenti a quota 62 milioni, trainano gli abbonati Usa

Nel primo trimestre il sito di videostreaming ha guadagnato 5 milioni di nuovi iscritti. Crescono le revenues, ma si restringe l’utile. E il prossimo anno inzia la conquista del Giappone

Pubblicato il 16 Apr 2015

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Continua la crescita di Netflix, sia in termini di utenti che di fatturato: il noto sito per il video streaming, presente anche in diversi Paesi europei, tra cui Uk e Francia, ha guadagnato 4,88 milioni di nuovi iscritti nel primo trimestre, portando la sua base clienti a 62,27 milioni alla fine di marzo.

Si tratta di un risultato superiore alle stesse aspettative di Netflix, che aveva previsto di guadagnare “solo” 4 milioni di nuovi abbonati nei primi tre mesi del 2015.

Sono ancora gli Stati Uniti a fare la parte del leone tra i mercati raggiunti dalla piattaforma di streaming: è qui che Netflix ha guadagnato 2,28 milioni di nuovi utenti portando il totale nel paese a stelle e strisce a 41,40 milioni, mentre le revenues sono salite a 985 milioni di dollari contro 799 milioni di un anno prima.

I clienti internazionali di Netflix (quasi 50 i mercati raggiunti) sono invece 20,88 milioni, ma aumentanao rapidamente: 2,60 milioni in più nel primo trimestre. Le revenues prodotte fuori dagli Usa sono cresciute a 415 milioni di dollari, contro 267 milioni un anno fa.

Un altro dato positivo per l’azienda è che i suoi clienti hanno passato più tempo guardando Netflix che in ogni altro trimestre, per uno streaming totale di 10 miliardi di ore di programmi nei primi tre mesi del 2015.

Per sostenere la sua espansione globale (oltre che l’offerta di contenuti) Netflix è un’azienda che spende molto. La perdita operativa legata alle attività internazionali si è ridotta a 65 milioni di dollari nel primo trimestre, rispetto a 79 milioni nel quarto del 2014; tuttavia Netflix ha messo in guardia sul fatto che la perdita tornerà ad allargarsi toccando i 100 milioni di dollari nel secondo trimestre per le spese legate al recente lancio in Australia e Nuova Zelanda.

L’utile operativo totale dell’azienda nel primo trimestre è rimasto pressoché invariato anno su anno a 97 milioni di dollari, ma scenderà a 59 milioni nel secondo trimestre; l’utile netto si è più che dimezzato a 24 milioni di dollari, soprattutto per gli effetti del rafforzamento del dollaro. Il flusso di cassa libero è negativo (-163 milioni di dollari) per i continui investimenti di Netflix in contenuti originali.

Nel secondo trimestre Netflix si aspetta un rallentamento nell’aggiunta di nuovi utenti sul mercato Usa (circa 0,6 milioni in più), mentre sui mercati internazionali sono attesi 1,9 milioni di nuovi iscritti. Le revenues nel secondo trimestre dovrebbero crescere a circa 1,474 miliardi di dollari contro 1,4 miliardi del primo trimestre, mentre l’utile netto scenderà ancora (16 milioni). L’azienda ha in programma il lancio della sua piattaforma su nuovi mercati quest’anno, cominciando dal Giappone.

La Borsa ha premiato i risultati di Netflix: la crescita degli utenti è il dato che convince gli investitori (le azioni hanno guadagnato il 12% nelle contrattazioni after-hours). In più Netflix, nella nota ufficiale con cui ha comunicato i dati del trimestre, ha detto che prevede il break-even su scala globale per il 2016 e solida redditività a partire dal 2017.

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