Entro il 2020 più di sette miliardi di persone nel mondo, 10 milioni di aziende e almeno 30 miliardi di dispositivi elettronici saranno connessi al web. Una “rivoluzione” destinata a cambiare ogni aspetto della vita quotidiana e di quella lavorativa, con una produzione complessiva di 44 zettabyte di dati, che corrispondono a 44 trilioni di gigabyte. Sono i dati che emergono dalla ricerca globale di Emc, commissionata a Institute For The Future e Vanson Bourne, che analizza l’impatto futuro della Information Generation secondo cui “questo ‘nuovo mondo’ sempre connesso avrà un impatto consistente sulle aspettative dei clienti e dei consumatori”. “Le aziende di tutte le dimensioni – sottolineano da Emc – dovranno adattarsi in fretta al nuovo scenario. Diversamente resteranno fuori per sempre da questa evoluzione”.
Tra le principali tendenze emerse dalla ricerca, secondo il 93% degli intervistati i nuovi trend tecnologici modificheranno sempre più le aspettative dei consumatori, e per il 97% questa dinamica è destinata a continuare a lungo.Il 66% a livello globale ritiene che siano stati principalmente gli smartphone e i tablet ad aver avuto il maggior impatto sulle aziende negli ultimi 5-10 anni e, al contempo, il 40% indica i social media come uno dei principali agenti del cambiamento. Il 55% del panel, inoltre, è convinto che i clienti chiederanno un accesso ai servizi sempre più veloce e il 53% dichiara di vedere un futuro in cui le aziende dovranno offrire un accesso ai servizi 24/7.
Focalizzandosi sull’Italia, per il 69% del panel, l’Information Generation e l’immane mole di dati a disposizione si sta espandendo grazie alla combinazione tra i nuovi trend tecnologici quali il mobile, i social, i Big Data e il cloud computing. “Le aziende italiane – spiegano da Emc – devono recuperare un gap: il 67% dichiara di essere già in grado di ricavare dai dati a disposizione informazioni utili al proprio business, contro il 92% della Cina e l’88% dell’India. Inoltre, del panel intervistato in Italia, solo il 21% considera la strategia tecnologica della propria azienda molto innovativa”.
Per realizzare la ricerca “The Information Generation: Transforming The Future, Today” sono stati intervistati 3.600 business leader di medio-grandi aziende e oltre 40 tra accademici, influencer e opinion leader Ict in 18 Paesi.
Cinque le linee guida che il panel di business leader intervistato ha indicato per il nuovo scenario: riuscire a prevedere con estrema precisione nuove opportunità di mercato; dimostrare trasparenza e fiducia; impostare un modello di business che permetta un percorso di innovazione continuo e veloce; offrire ai clienti esperienze uniche e personalizzate; agire in tempo reale.
“Questa analisi è la concreta dimostrazione di come le aspettative dei consumatori stiano cambiando radicalmente lo scenario di mercato. I clienti oggi si aspettano di poter interagire non solo tra loro, ma anche con una moltitudine di aziende, via mobile e in tempo reale – afferma Marco Fanizzi, amministratore delegato e direttore generale di Emc Italia – In questo contesto, per restare competitivi, le aziende sono chiamate a reinventare il proprio business model per gestire livelli di accesso e di interazione senza precedenti. Secondo i nostri dati, inoltre, questo universo digitale si espanderà nei prossimi anni grazie all’Internet of Things, moltiplicando le sue dimensioni tra il 2013 e il 2020, passando dai 4.4 trilioni di gigabyte ad un numero dieci volte maggiore”.