TORRI

Rai Way, Gubitosi: “Nessun contatto con Ei Towers”

Dopo la rinuncia all’opas da parte della società delle torri di Mediaset, il Dg di viale Mazzini conferma che non ci sono trattative in corso. Come alternativa a un accordo con Rai spuntano per il Biscione le torri Inwit, che Telecom vuole quotare entro l’estate

Pubblicato il 20 Apr 2015

L’approccio ufficiale per dare il via a uno scambio di vedute – che potrebbe sfociare in una vera e propria trattativa – tra Ei Towers e Rai Way, nell’ottica della creazione di un operatore unico nel campo delle infrastrutture di trasmissione televisive, non c’è ancora stato. A darne la conferma è Luigi Gubitosi, direttore generale della Rai: “Nessun contatto” – ha detto lapidariamente il numero uno di viale Mazzini, intervenendo questa mattina a Milano a “#ioleggoperché”.

Risale a venerdì la decisione di Ei Towers, che aveva lanciato a marzo un’offerta pubblica di acquisto e scambio sulla controllata Rai, di rinunciare a presentare una nuova offerta per Rai Way per puntare al dialogo con viale Mazzini. In un comunicato la società della galassia Mediaset aveva annunciava il ritiro della ”comunicazione dell’operazione di concentrazione trasmessa all’Antitrust il 24 febbraio scorso”. Nel frattempo spetterà al Cda in programma per mercoledì, dopo l’assemblea sul bilancio, il campito di delineare “le opportune deliberazioni in merito all’offerta”.

Dal canto suo la Rai, che detiene il 65% di Rai Way, ha finora sempre fatto muro nei confronti dell’offerta di Ei Towers, considerando l’opa fin dal primo giorno come un’operazione ostile, anche se non fosse stata mirata a prendere il controllo della società, ma a rastrellare una quota di minoranza del 40% delle azioni.

Sullo sfondo della creazione di un operatore unico delle torri ci sarebbe, secondo le indiscrezioni che hanno ripreso a circolare nelle ultime ore, l’obiettivo di trovare un accordo con la Tv di Stato e di aprire l’operazione alla partecipazione di fondi d’investimento pubblici o privati, soluzione che potrebbe consentire di risolvere i profili di criticità in campo antitrust.

La prima conseguenza del “ritiro” di Ei Towers, intanto, potrebbe essere in un effetto domino il venir meno della necessità dell’istruttoria dell’Antitrust sull’offerta, con l’authority che potrebbe così ritirare a sua volta la richiesta di un parere sull’operazione già avanzata ad Agcom.

Sugli scenari che seguiranno alla rinuncia all’opas di Ei Towers si sono espressi alla riapertura dei mercati gli analisti, con Ei Towers che ha aperto le contrattazione con un +2,12% e Rai Way con un +0,2%. Secondo gli addetti ai lavori Ei Towers potrebbe decidere di non abbandonare del tutto l’M&A e mettere nel mirino l’Ipo di Inwit, la società delle torri di Telecom Italia. In alternativa il gruppo potrebbe distribuire agli azionisti un mega dividendo.

Secondo Liberum Capital l’operazione con Rai Way “sarebbe stata la ciliegina sulla torta e non la torta stessa. L’equity story della società resta positiva: contratti a lunga scadenza, alte barriere all’entrata, solidi e prevedibili flussi di cassa con limitati investimenti”.

“Le interessanti valutazioni di mercato e condizioni di raccolta mai così favorevoli – sottolineano da Icbpi – potrebbero spingere il management per altre opzioni di crescita esterna o aggregazioni. In tal senso l’interesse di Ei Towers, e della stessa Rai Way, potrebbe spostarsi sull’Ipo di Inwit“.

Ma l’ipotesi dell’aggregazione non è del tutto tramontata secondo gli analisti di Equita Sim: “Pensiamo esista la possibilità di strutturare un’operazione in modo da soddisfare tutti gli stakeholder e garantire la realizzazione piena delle sinergie generate dalla costruzione di un operatore unico – affermano – Dopo la rinuncia all’Opa, è da vedere la tempistica per la realizzazione di questo scenario alternativo”.

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