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De Benedetti: “L’Europa vada avanti su inchiesta Google”

Il presidente del gruppo editoriale L’Espresso sul dossier per abuso di posizione dominante aperto dalla Ue nei confronti di BigG: “E’ un primo successo”. Sul futuro di Persidera: “L’obiettivo condiviso con Telecom è vendere, ma non c’è fretta”

Pubblicato il 23 Apr 2015

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Il procedimento per abuso di posizione dominante intentato dall’Ue nei confronti di Google. “E’ un primo successo, credo che andrà avanti”. Lo ha detto Carlo De Benedetti, presidente del Gruppo Editoriale l’Espresso, rispondendo alla domanda di un azionista durante l’assemblea dei soci che ha dato il via libera ai conti 2014. Google “prende contenuti editoriali, li pubblica e non li paga. Non è giusto – ha sottolineato – che qualcuno utilizzi un prodotto che altri hanno fatto e pagato e su questo costruisca dei ricavi pubblicitari, violando la proprietà intellettuale. Il secondo punto è poi la posizione dominante che permette di utilizzare i dati raccolti per indirizzare la pubblicità”. De Benedetti ha ricordato che il Gruppo si era mosso per sollecitare “attenzione sia a livello italiano che europeo”, proponendo come possibile soluzione quella di imporre a Google una “separazione societaria della parte search di Google dagli altri servizi”.

Quanto a Persidera, la joint venture tra i multiplex per le trasmissioni televisive di Telecom Italia Media e del Gruppo l’Espresso, rispondendo a un’altra domanda De Benedetti ha detto che “l’obiettivo di medio lungo termine è quello di vendere, ma non abbiamo fretta”. La società, ha proseguito “sta generando risultati positivi, ma non appartiene al nostro core business, né a quello di Telecom“. E sulle scelte per il futuro, c’è “pieno accordo con Telecom, quando ci saranno le condizioni di mercato – ha sottolineato – che renderanno conveniente” la cessione.

Risale a metà gennaio, dopo i primi sondaggi sul mercato per la valorizzazione dell’asset, la decisione presa da Telecom Italia Media di lasciare l’operazione in stand by in mancanza di offerte convincenti. “I risultati del processo di valorizzazione di Persidera ad oggi ottenuti non sono in linea con le attese – aveva annunciato in quell’occasione il board di TI media – e pertanto non sono prevedibili in questa fase operazioni di cessione della partecipazione detenuta”.

Persidera, in cui sono confluite le infrastrutture tv di Telecom e dell’Espresso, è partecipata al 70% da TiMedia e al 30% dal gruppo editoriale, e conta su tre multiplex provenienti da di Telecom e due dall’Espresso per la trasmissione del segnale Tv. Secondo le previsioni iniziali l’operazione avrebbe dovuto concludersi entro la fine del 2014, registrando l’entrata in società di un nuovo importante partner societario, o la cessione completa degli asset al nuovo entrato.

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