Saranno battezzati nel 2017 i primi trials sulla tecnologia 5G. E per il lancio commerciale la “deadline” è fissata al 2020. Questa la roadmap messa nero su bianco da Ericsson, in prima linea nelle iniziative dedicate allo sviluppo e al successivo roll-out della quinta generazione mobile. “Al momento si stanno studiando le componenti di standardizzazione che serviranno alla costruzione dell’ecosistema 5G”, ha spiegato oggi Rinaldo Bausani, Engagement Director Mobile Broadband di Ericsson in occasione di una giornata di approfondimento sul nuovo standard mobile organizzata a Roma.
“Alcune cose sono già in fase avanzata, ma quel che ci preme è arrivare al 2020 con una serie di applicazioni e servizi affinché non nasca una tecnologia ‘vuota’ e quindi di fatto inutilizzabile – sottolinea il manager -. L’avanzamento tecnologico tout court non è quello che vogliamo e non è quel di cui si ha bisogno. E dobbiamo lavorare tutti sodo affinché si arrivi al 2020 con tutte le carte in regola”. Sono i Paesi del Far East, Corea in pole position, a spingere l’acceleratore: “Hanno anticipato il target di due anni, quindi al 2018. Si pensi solo che sono riusciti a migrare già il 60% degli utenti mobili su Lte, a dimostrazione di quanto siano avanti sul fronte domanda”, sottolinea Bausani.
Ma la partita non sarà semplice: la complessità del numero delle antenne necessarie per garantire la sostenibilità del mega traffico dati atteso al 2020 è la questione nodale. E poi bisognerà utilizzare nuove frequenze per “raccogliere” il traffico e instradarlo sulle reti cablate. “Stiamo cercando di analizzare la situazione e di anticipare le esigenze futuro. Ciò che è certo è che siamo alle porte di una new Golden Age”.