Telecom, Asati fa appello a Consob e Abi su lista collegio sindacale

L’associazione dei piccoli azionisti della telco in una lettera: “Prorogare di tre giorni i termini, o valuteremo se interessare le autorità giudiziarie”

Pubblicato il 27 Apr 2015

Asati scrive ad Abi, alla Consob e al Ministero dello Sviluppo economico per chiedere un posticipo dei termini per l’invio delle comunicazioni, da parte delle banche, che attestano la legittimazione all’esercizio di presentazione della lista per il Collegio sindacale di Telecom Italia, che si occuperà della questione nell’assemblea del 20 maggio.

“Purtroppo, in data odierna continuiamo a ricevere segnalazioni puntuali, da parte degli azionisti, che, rivolgendosi alla propria filiale per avere conferma dell’invio della comunicazione di legittimazione a Telecom Italia, non ricevono adeguato e tempestivo riscontro – scrive il presidente dell’associazione dei piccoli azionisti Telecom, Franco Lombardi – Ciò si sta verificando presso gli sportelli di numerose banche, tra le quali solo a titolo di esempio, citiamo Banca Intesa, Unicredit, Carige, Mediolanum, Credit Suisse, Cariparma”.

“Alle ore 9.15 di oggi – si legge nel documento – in una filiale di una banca di primaria importanza di Roma, che ci riserviamo successivamente di citare pubblicamente qualora fosse necessario intraprendere ulteriori azioni, anche di natura legale, un nostro azionista si è recato presso la filiale per avere conferma dell’invio della comunicazione, richiesta all’Istituto, in forma scritta, da oltre tre settimane. L’impiegato che doveva compiere la relativa procedura è parso all’oscuro di tutto – continua Lombardi nella missiva – e solo dopo le spiegazioni dell’azionista, è riuscito a capire di cosa si trattasse. Nel frattempo, l’impiegato affermava che era arrivato un sollecito riguardante il tema in oggetto, riuscendo, finalmente, a compiere l’invio. L’azionista è uscito dalla banca dopo due ore, alle 11.15, e ancora alle 14.15 di oggi affermava che esistevano problematiche sollevate dalla direzione di Milano. Non è accettabile che ciò possa accadere anche nella maggior parte dei 1.500 sportelli, sparsi in tutta Italia, dove si sono e si stanno rivolgendo i nostri associati: si tratta di centinaia di ore perse”.

“Riteneniamo – continua Lombardi – che si stiano configurando oggettivi ed enormi impedimenti che rendono molto più difficile, se non impossibile, portare a compimento l’attestazione, da parte degli intermediari, del quorum dello 0,5%, che, invece, risulta già superato dalle dichiarazione degli azionisti aderenti alla lista ‘AsatiI’, comunicate formalmente alla data odierna a TI, ma non ancora convalidato dall’attestazione del possesso delle banche dei titoli stessi”.

“E’ evidente che tale mancanza non possa essere in alcun modo ascrivibile agli azionisti o alla nostra Associazione – spiega il presidente di Asati, ma agli enti preposti alla diffusione e attuazione delle procedure. Pertanto, con la presente, rinnoviamo la richiesta di posticipazione di soli tre giorni lavorativi, dal 28 aprile a lunedì 4 maggio, il termine per gli intermediari di invio delle comunicazione di attestazione del possesso del diritto, in modo tale da poter consentire sia l’effettiva conoscenza, da parte degli intermediari, delle procedure da seguire, sia un adeguato sollecito e controllo da parte degli azionisti presso le singole filiali”.

“In mancanza di accettazione di quanto sopra – conclude la lettera – qualora rileveremo una discordanza tra le richieste degli azionisti aderenti alla lista con i flussi telematici di attestazione provenienti dagli intermediari, ci riserviamo di adire le competenti autorità giudiziarie, al fine di tutelare, con ogni strumento possibile, i diritti degli azionisti, soprattutto nel caso in cui vengano escluse dichiarazione di adesione di soci necessarie al raggiungimento del quorum”.

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