Brevettato il sistema Rfid per i taxi a Fiumicino e Ciampino

Pubblicato il 28 Apr 2015

Paybay ha ottenuto il brevetto per il sistema di controllo accessi realizzato per Aeroporti di Roma, quindi per gli scali di Ciampino e Fiumicino), basato sull’utilizzo di un Rfid (Radio Frequency Identification), allo scopo di regolamentare il flusso dei taxi nelle aree adibite alla salita dei passeggeri.

Il sistema, ideato dalla digital company di Qui! Group, attiva nel campo delle soluzioni di mobility 2.0, e-Ticketing, e-Payment e Smart city, è entrato in funzione a Ciampino dal 2012 e a Fiumicino dal 2014. “I nuovi impianti aeroportuali – spiegano da PayBay – consentono oggi una gestione unica da parte di Adr dei due sistemi, per un traffico giornaliero che oscilla tra le 2.000 e le 4.000 vetture attraverso i due scali”.

Grazie al Tag Rfid passivo posto sui parabrezza dei taxi, il sistema permette di regolare il flusso di autovetture disponibili ed instradarle verso i clienti. L’utilizzo del microchip garantisce il rispetto delle precedenze nelle code dei taxi agli arrivi, “eliminando completamente – sottolineano dall’azienda – il problema dei tassisti abusivi e scongiurando il rischio di litigi tra i conducenti”.

Raggiunto il parcheggio i taxi vengono riconosciuti da un’antenna attiva che “comunica” con il tag Rfid installato sulla vettura. Il sistema, riconosciuta la vettura, le assegna in automatico un numero progressivo, che, al momento della chiamata, abilita il conducente a dirigersi agli accosti per prelevare il cliente in attesa.

Paybay – continua il comunicato – ha curato anche l’adeguamento strutturale dell’impianto, con l’installazione di colonnine informative, munite di monitor, che consentono al tassista di ritirare il proprio numero progressivo e accedere al saldo corse (con la possibilità di stampare un promemoria). I tag Rfid “agiscono” come dispositivi d’identificazione del conducente, secondo la pianificazione dei turni per le varie licenze stabilite dal Comune di Roma“.

Il sistema è basato su una logica di “intercampo”, cioè permette, ai tassisti impegnati in tragitti brevi e, quindi, con meno guadagno, di rientrare e gestire una corsa completa rispetto ai tempi di attesa in coda, spesso lunghi. Il sistema, inoltre, prevede 5 corsie per l’ingresso ai parcheggi e due corsie per l’accesso ai singoli accosti agli arrivi nazionali e internazionali, in modo da consentire l’operatività anche nei momenti in cui una delle corsie non dovesse funzionare.

“Il futuro – commenta Pier Luigi Simonetta, Cto di QUI! Group e Ceo di Paybay – si gioca sull’interconnessione e la comunicazione tra i sistemi. La realizzazione degli impianti di Fiumicino e Ciampino – prosegue – è il primo esempio di soluzione Smart City tutta italiana, dalla cui esperienza partiamo per sviluppare nuove soluzioni basate su trusted devices e smart objects, con lo scopo di affermarci definitivamente in ambito Internet of Things”.

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