VueTel Italia è pronta ad allargare la sua offerta di servizi nei paesi dell’Africa Subsahariana e nel bacino del Mediterraneo. Nei prossimi mesi, infatti, è previsto il lancio dei servizi dati che si aggiungerà a quelli voce già esistenti, con l’obiettivo di aggredire un mercato, quello africano, dalle enormi potenzialità e ancora solo parzialmente sviluppato.
“VueTel è nata nel 2009 con l’obiettivo specifico di sviluppare un’infrastruttura indipendente e di qualità in un mercato, quello africano, estremamente complesso ma di grandissimo valore economico (il solo settore TLC ha raggiunto i 53 miliardi di euro nel 2013 e si prevede un valore di 207 miliardi per il 2020)”, afferma Giovanni Ottati, presidente di VueTel. “Per questo per noi è di fondamentale importanza il mercato egiziano, che è indubbiamente il più importante crocevia strategico dei cavi sottomarini che collegano Europa e Stati Uniti con Medio Oriente ed Asia (le stazioni trasmissive di Alessandria, Port Said e Suez sono le più strategiche), ed è un’opportunità che dobbiamo cogliere adesso: parliamo di un paese di 90 milioni di persone, di cui almeno 10 residenti all’estero, tra paesi del Golfo, Libia e Italia che necessitano di comunicazioni (voce e dati) chiare, efficienti e sicure che noi, grazie alle nostre infrastrutture e tecnologie, siamo in grado di offrire. Abbiamo quindi aderito con grande entusiasmo alla missione organizzata dal Vice Ministro allo Sviluppo Economico Carlo Calenda, con la collaborazione di Confindustria, con l’obiettivo di aprire contatti operativi con Telecom Egypt” .
In Egitto ci sono infatti 7 milioni di abbonati alla rete fissa e 100 milioni di abbonati alla rete mobile (con una penetrazione quindi 110% sulla popolazione complessiva). Non solo, dei 50 milioni di utilizzatori di Internet (3 milioni dei quali abbonati ad ADSL), 20 milioni accedono da rete mobile. “Puntiamo – continua Giovanni Ottati – a costruire, anche in Egitto, un centro operativo per il controllo e la supervisione dei servizi dati, sul modello di quello già presente da Luglio 2010 in Tunisia per i servizi voce. Un’operazione importante, che prevede un investimento di circa 1 milione di Euro nei prossimi 5 anni e l’assunzione di altri 20 tra tecnici ed ingegneri delle telecomunicazioni. In questo paese infatti, abbiamo trovato notevoli e spiccate competenze e specializzazioni nel campo dei servizi dati che vogliamo valorizzare ancor di più ed integrarle, per quanto possibile, nel nostro DNA aziendale”.
I numeri parlano chiaro: secondo i dati di Internet World Stats il continente africano sarà, nei prossimi anni, una delle regioni a maggior crescita per quanto riguarda l’utilizzo dei dati internet da mobile. Secondo le stime, infatti, il traffico dati raddoppierà nel biennio 2014 – 2015 e crescerà di 20 volte entro il 2020. Una crescita esponenziale. Basti pensare che nel 2000 gli utilizzatori di internet in Africa erano 4 milioni e che, nel 2014, sono arrivati a quota 297 milioni (su una popolazione totale di oltre 1 miliardo).
“Il settore delle telecomunicazioni in Africa – conclude Giovanni Ottati – è passato dall’essere un mercato ad alto potenziale, ad un mercato in crescita. Sebbene rimanga un mercato difficile da raggiungere, abbiamo deciso di concentrarci su quest’area. Parliamo di un potenziale immenso e ancora ampiamente sotto-utilizzato”.
L’aumento della domanda dei servizi di telecomunicazioni è legato essenzialmente ad alcuni fattori di base: elevati flussi migratori sia all’interno del continente che all’esterno (mobilità interna ed esterna); incremento degli occupati (ogni anno circa 13 milioni di giovani ottengono un’occupazione, si prevede 1 miliardo di occupati nel 2040, la più alta a livello mondiale); continua crescita delle reti telefoniche locali, (oggi ci sono circa mezzo miliardo di abbonati telefonici, di cui il 90% abbonati della rete cellulari); tassi di crescita del PIL elevati, dovuti all’incremento dei consumi interni e degli investimenti privati, soprattutto internazionali, nel settore energetico, minerario, dei servizi logistici, dell’IT, delle telecomunicazioni, della pesca e nel settore agricolo.