IL TAKEOVER

BT stringe sul piano per l’acquisizione di EE

Dopo l’ok degli azionisti, la telco britannica si prepara a presentare i dettagli all’Authority già in settimana. Ma il procedimento potrebbe richiedere almeno un anno

Pubblicato il 04 Mag 2015

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Bt potrebbe presentare ai regolatori britannici il proprio piano per l’acquisizione dell’operatore mobile Ee già nel corso di questa settimana, dando formalmente inizio a un procedimento autorizzativo che si preannuncia lungo, e che dovrebbe concludersi entro la fine di marzo 2016.

L’acquisizione, su cui l’operatore aveva raggiunto un accordo con Orange e Deutsche Telekom sulla cifra di 12,5 miliardi di sterline (che corrispondono a 16,9 miliardi di euro e a 19 miliardi di dollari), aveva ricevuto l’ok degli azionisti di Bt la scorsa settimana, con il parere favorevole espresso da oltre il 99 per cento degli azionisti. Ora l’operazione dovrà ricevere la luce verde dalla Cma (Competition market authority), l’autorità che vigila sulla concorrenza nel Regno Unito.

Secondo gli analisti di Jefferies la Cmasarebbe per adesso soltanto nella fase iniziale del proprio lavoro, quella della raccolta delle informazioni, ma muoverà presto il primo passo, quello della revisione complessiva dell’accordo, che si prevede possa durare circa otto settimane. Ma, secondo Jefferies, è presumibile che l’authority chieda un extra time per approfondire la questione. In ogni caso, secondo gli analisti, un’approvazione del deal risulta “altamente probabile”, dal momento che la fusione di Bt ed Ee non produrrebbe alcun aumento nelle quote di mercato per il nuovo soggetto né nella telefonia fissa né in quella mobile.

Secondo il Financial Times l’accordo rappresenta in termini antitrust il caso più importante affrontato finora dalla Cma. Gli analisti prevedono che dal canto proprio Bt possa sottolineare che l’acquisizione non porterà a una posizione dominante sul mercato mobile o broadband, dal momento che la sovrapposizione tra le due aziende sul mercato è minima. Così, se l’affare andasse in porto, Bt si troverebbe a detenere una quota del 32% del mercato tlc fisso e mobile.

Sempre il Financial Times ha sottolineato che Bt dovrà presumibilmente affrontare le richieste dei concorrenti, come Sky e TalkTalk, di separare formalmente la sua infrastruttura di rete per la banda larga. Un’ipotesi di nuove regole su cui sarebbe chiamata a intervenire Ofcom, l’authority britannica sulle telecomunicazioni.

L’ufficializzazione dell’accordo tra BT, Orange e Deutsche Telekom risale ai primi giorni di febbraio, e prevede un pagamento in parte in contanti e in parte con l’emissione di nuove azioni. In cambio Deutsche Telekom riceverà una quota del 12% in Bt, con il diritto di nominare un membro non esecutivo nel Cda del gruppo inglese, mentre a Orange andrà il 4%. L’acquisizione sarà pagata sia in contanti che tramite azioni ordinarie di British Telecom, per un valore di 1 miliardo di sterline. Ee ha 31 milioni di clienti in Gran Bretagna e ha la più grande base di clienti 4G in Europa.

“Si tratta di una tappa fondamentale per Bt – aveva commentato alla formalizzazione dell’accordo Gavin Patterson, Ceo di Bt – dato che ci permetterà di accelerare i nostri programmi sul mobile e accrescere i nostri investimenti. La principale rete 4G del Regno unito si incastrerà ora con la più grande rete di fibra ottica del Paese, e aiuterà a creare il principale provider di comunicazioni nel Regno Unito”.

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