Docenti al lavoro per una nuova didattica amica della tecnologia: è quanto è stato realizzato nell’ambito del progetto “Innovative design dei processi educativi scolastici“, promosso dall’associazione nazionale presidi e dalla Fondazione Telecom.
Dal 2012 un gruppo di 100 insegnanti di ogni ordine e grado si è confrontato in una sorta di brain storming per studiare nuovi itinerari didattici e approcci metodologici, in linea con le nuove tecnologie. Da qui la nascita del “Service Design Thinking“, un nuovo modo di pensare le pratiche didattiche, pubblicato sul sito www.innovazioneinclasse.it e a disposizione di tutti gli insegnanti.
A oggi sono stati coinvolti nell’attività di diffusione del progetto circa 9 mila tra docenti e dirigenti scolastici, 2.500 sono gli utenti registrati per la condivisione del Service Design Thinking, 10 mila i visitatori unici. Si tratta, spiegano i promotori dell’iniziativa, di “una sorta di cassetta degli attrezzi dove gli insegnanti trovano gli strumenti per una didattica innovativa, che è già stata sperimentata nelle classi da chi ha studiato il metodo e ha portato a un miglioramento dell’apprendimento”. Non cambiano i contenuti da spiegare, dunque, ma gli itinerari.
“Con questo progetto – ha detto la vice presidente dell’Anp, Licia Cianfriglia – abbiamo voluto dare un contributo concreto alla sete di formazione degli insegnanti sulle metodologie per innovare la didattica e renderla adeguata ai destinatari di oggi”. “Un sistema scolastico efficace – ha concluso il direttore generale della Fondazione Telecom Italia, Marcella Logli – adeguati livelli di istruzione e formazione giocano un ruolo fondamentale nella crescita e nello sviluppo socio economico del paese”.