STRATEGIE

La battaglia dell’open source entra nell’archiviazione

Emc apre le sue tecnologie per il Software-defined-storage: Project CoprHD (ViPR Controller) va in open source mentre ScaleIO si può scaricare gratuitamente

Pubblicato il 07 Mag 2015

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L’open source sbarca nello storage, In particolare, nel mondo del Software-defined-storage, nuova frontiera di innovazione nell’automazione e gestione remota dei sistemi di archiviazione dati nei datacenter. Emc ha annunciato infatti, nel corso della conferenza Emc World 2015 in corso a Las Vegas, il rilascio di Project CoprHD, versione open source di Emc ViPR Controller, e consente di scaricare gratuitamente il Software-Defined Storage ScaleIO.

La strategia dietro la mossa di Emc, che è finalizzata ad allargare le possibilità tecniche e di marketshare delle sue tecnologie alleviando al tempo stesso parte dei costi di sviluppo e mantenimento del codice, apre una interessante prospettiva su quale sia l’uso del software open source oggi. Terminati a quanto pare i tempi in cui “liberare” il codice era parte di un piano di restituzione alla comunità o di utopia digitale, la strada adesso è quella dello scontro tra grandi aziende sull’uso di tecnolgie di base. Tecnologie che in parte le grandi aziende non vogliono costruiore internamente (come è il caso storico, ad esempio, della relazione tra il colosso Ibm e alcuni pezzi pregiati del mondo open source tra cui Linus), oppure tecnologie che fanno da briscola per prendere più possibile del mercato. Un caso ad esempio è OpenStack, che sta diventando lo standard nella gestione dei big data dal cloud, oppure Hadoop per processare e archiviare data avviata da Google.

Come spiegato dai manager di Emc, “Il software open source è sempre più fondamentale per le aziende che vogliono conservare il controllo del proprio business e innovare rapidamente per rispondere alle mutevoli esigenze del mercato. Ciò evita di legarsi a specifiche piattaforme, lasciando le aziende libere di modificare il software secondo le proprie necessità e di trarre vantaggi dal lavoro della community degli sviluppatori. Dall’altra parte, chi sviluppa software commerciale può fare leva su un ecosistema di partner che contribuisce a promuovere l’innovazione intorno alle proprie piattaforme».

Alla fine, si tratta sempre di una gara per cercare di conquistare posizioni di vantaggio nel mercato. Se il valore viene percepito all’interno del software, l’approccio che ha fatto la fortuna di Bill Gates per intendersi, allora è probabile che si mantenga una strategia “chiusa”, a contrasto con un approccio stile Ibm, che invece ha nell’hardware e nei servizi il suo cuore e quindi vede il software più come uno strumento che non come un fine. A questo volendo si può ricondurre anche l’approccio di Google, che ha nella piattaforma cloud e nell’identità dei clienti la sua fonte di valore.

La strategia di Emc segue una traiettoria parzialmente diversa ed è interessante notarla dal momento che il valore aggiunto dell’azienda è nel software e non nell’hardware, che ha un ruolo ancillare. Secondo Jeremy Burton, President Products and Marketing, Emc Corporation, «questi ultimi annunci cambiano radicalmente la strategia di Emc e siamo certi che aiuteranno sempre più i nostri clienti a realizzare nuovi modelli di business application-centric. Con l’accesso a Project CoprHD, la versione open source di Emc ViPR Controller, e con i download gratuiti di Emc ScaleIO – due componenti essenziali del proprio portafoglio Software-Defined StorageEmc si impegna sempre più nello sviluppo aperto e collaborativo del software insieme con clienti, partner, sviluppatori e competitor».

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