L’European Research Institute (Eri) di Huawei avrà sede a Leuven, in Belgio, e si pone l’obiettivo di essere “uno strumento chiave a supporto dell’Europa nel raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda Digitale“, contribuendo a “rafforzare ulteriormente le partnership strategiche tra Huawei e l’industria europea”. La presentazione uffficiale del centro di ricerca è avvenuta oggi in occasione dell’European Business Summit (Ebs) di Bruxelles. “L’Istituto – sottolineano dall’azienda – rappresenta una pietra miliare nella strategia globale d’innovazione di Huawei“.
All’Istituto, spiegano dalla società, che impiega in Europa più di 1.200 persone dedite ad attività di R&D, sarà affidata la gestione delle attività dei centri di ricerca e sviluppo di Huawei in Europa e sovrintenderà ai 18 centri dislocati in 8 Paesi europei, le cui attività sono focalizzate sulle tecnologie per infrastrutture di ultima generazione.
“L’Europa gode di un ecosistema industriale favorevole e costituisce il centro di competenza globale per Huawei. L’Eri gestirà le attività di ricerca e innovazione di Huawei Europa e rafforzerà la nostra cooperazione con il mondo industriale e accademico – sottolinea Guo Ping, Ceo di Huawei – Considerando che il passaggio al digitale sta trasformando tutte le tipologie di business, siamo impegnati con i propri partner ad agevolare il processo di transizione verso l’Europa 4.0, la futura Unione Europea digitalizzata, nella quale tutto e tutti saranno interconnessi. Il nostro intento è quello di favorire una crescita intelligente del continente e di costruire un ecosistema europeo più interconnesso”.
L’Istituto supporterà i progetti di Huawei nel campo del 5G in corso in Europa. “Quale membro di numerosi progetti di ricerca sul 5G, tra cui il Metis e il 5G-Ppp, Huawei è impegnata a raggiungere importanti traguardi nella ricerca tecnologica in collaborazione con i propri partner – si legge in una nota – Inoltre sta conducendo ricerche congiunte nell’ambito delle reti mobili del futuro e, presso il 5G Innovation Centre dell’Università del Surrey in UK, sta realizzando un test sul campo per il 5G. Huawei ha infine lanciato il 5G Vertical Industry Accelerator (5G VIA) e, insieme ai partner europei, ha realizzato un test sul campo per il 5G a Monaco di Baviera per simulare scenari realistici in diversi mercati verticali e rendere così possibile una più rapida implementazione delle tecnologie 5G”.
A guidare il centro sarà Zhou Hong, dal 2014 a capo delle attività di ricerca e sviluppo di Huawei in Europa e delle attività di standardizzazione e cooperazione tecnica. Walter Weigel, ex general director dell’European telecommunication standards institute (Etsi), è stato eletto vicepresidente dell’Istituto.
“L’apertura del nuovo istituto – spiegano dall’azienda – testimonia l’impegno di Huawei nel portare a termine i suoi ambiziosi piani europei di investimento. Presente in Europa dal 2000, alla fine del 2014 Huawei impiegava 9.900 persone nel continente. Huawei ha sempre collaborato attivamente con i partner locali. Nel 2014 l’azienda ha firmato più di 200 collaborazioni tecniche con i propri partner europei, ha partecipato a 17 Framework Programme e progetti Horizon 2020 e ha collaborato con più di 160 ricercatori ed esperti e con oltre 120 istituzioni accademiche”.