IL TAKEOVER

At&T-DirecTv, gli Usa verso il via libera alla fusione

L’acquisizione da 49 miliardi di dollari verso il traguardo. Esito “a sorpresa”, visto che nei giorni scorsi era saltata l’operazione ComCast-Time Warner Cable proprio per la mancata approvazione delle authority. In Europa, intanto, Vivendi lancia un’Opa su Secp, società editoriale di Canal+

Pubblicato il 13 Mag 2015

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L’esame della Federal Communication commission e del dipartimento di Giustizia Usa sul dossier At&t-DirecTv sarebbe ormai in dirittura d’arrivo. L’acquisizione da 49 miliardi di dollari, che vede il colosso Usa delle tlc nei panni del predatore e la pay Tv in quello della preda, darebbe vita al più grande operatore della Tv a pagamento negli Stati Uniti. Secondo le anticipazioni che hanno ripreso a circolare nelle ultime ore l’operazione non dovrebbe trovare ostacoli insormontabili da parte delle due autorità, al contrario di quanto avvenuto per ComCastTime Warner Cable, con la fusione saltata soltanto pochi giorni fa. Se l’operazione andasse in porto, sarebbe il più importante caso di M&A dell’anno nel settore delle tlc.

Fcc e dipartimento di Giustizia, in ogni caso, potrebbero decidere di mettere qualche paletto per dare il via libera all’operazione, imponendo condizioni vincolanti per l’acquisizione, senza però mettere in discussione l’impianto complessivo dell’operazione. Dal dipartimento di Giustizia non sono finora arrivati rilievi sull’accordo, e secondo le fonti ditate da Dow Jones non avrebbe intenzione di bloccarlo, mentre dai funzionari della Fcc che si sono occupati del dossier potrebbe emergere la volontà di raccomandare alla commissione l’approvazione dell’operazione con alcune condizioni, nessuna delle quali è considerata inaccettabile per At&t.

Dal canto proprio At&t si è già impegnata ad ampliare l’accesso ai servizi di banda larga in aree rurali degli Stati Uniti per rendere più appetibile l’accordo. La Fcc avrebbe valutato positivamente questo impegno, sottolineano le fonti, e potrebbe anche accettare alcune condizioni nel segmento dello streaming video.

Intanto in Europa il gruppo francese Vivendi ha lanciato un’opa su Secp, la società editoriale di Canal Plus, di cui controlla il 48,5%. Il prezzo dell’opa è stabilito a 7,60 euro ad azione, dopo il pagamento di un dividendo di 0,25 euro ad azione per Secp. Quanto al possibile interesse del gruppo francese per Mediaset Premium e un eventuale ingresso nel capitale sociale della Pay Tv del Biscione, su cui erano circolate voci insistenti nei giorni scorsi, Arnaud de Puyfontaine, presidente di Vivendi, getta acqua sul fuoco: “Abbiamo l’opportunità di prendere una quota in Telecom Italia. Seguiremo con attenzione l’evoluzione del mercato in Italia e i vari sviluppi nel settore della pay tv”, ha detto durante la conference call con gli analisti per la presentazione dei risultati del primo trimestre.

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